MILANO, 5 MARZO
2019 COMUNICATO
STAMPA
Legambiente:
“Riqualificare la rete stradale, terminare la Rho-Monza,
estendere l’area B a
tutta la metropoli unitamente al biglietto unico integrato”
Traffico
congestionato, strade interrotte, inquinamento atmosferico a livelli
preoccupanti per la salute di cittadini e ambiente: è un quadro a tinte fosche
quello che dipinge l’area a Nord della Provincia di Milano, dove la mobilità ad
oggi è un problema urgente a cui si tarda a dare risposte.
«La situazione delle infrastrutture viabili della zona Nord di
Milano è inaccettabile – dichiara Marzio Marzorati,
vicepresidente di Legambiente Lombardia – Siamo fortemente
preoccupati della realizzazione di nuove strade e autostrade, senza che ci
sia nessuna azione di cura e manutenzione di quelle esistenti: i cantieri
interrotti della Rho-Monza e il degrado della superstrada Milano-Meda ne sono
l’esempio. È una situazione preoccupante che pregiudica la sicurezza e la
salute dei cittadini e crea uno stato di degrado esteso, che coinvolge tutto il
territorio del Nord Milano: stiamo circondando le nostre case di bruttezza».
Per
mantenere alta l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni sulla sicurezza e
la salute del territorio Legambiente Lombardia questa mattina alle 8.30 ha organizzato un
blitz a Cormano, all’incrocio tra via Figini e via Dei Giovi, al quale hanno
partecipato rappresentanti dei circoli di Cormano, Bollate, Paderno Dugnano e
Cusano Milanino.
«L’area a Nord di Milano è storicamente congestionata dal
traffico – spiega Luigi Lunardi, presidente
del circolo Legambiente di Paderno Dugnano –. I problemi sono
aumentati negli ultimi anni a causa dei lavori dell’autostrada Rho-Monza, che
dovevano essere ultimati per Expo, ma i cui cantieri si sono fermati da alcuni
mesi, a seguito delle difficoltà economiche di una delle imprese appaltatrici
che ha chiesto il concordato preventivo al Tribunale di Roma. Nonostante già
all’epoca del progetto fossimo stati molto critici in particolare per l’impatto
della strada a più corsie sul territorio, tanto che ne avevamo proposto
l’interramento per il tratto tra Bollate, Paderno e Cormano, oggi è evidente
che, per riorganizzare la mobilità dell’area metropolitana, è necessario il
completamento quanto meno dei cantieri già aperti, che deturpano inutilmente il
paesaggio».
Il
luogo scelto per il presidio di questa mattina è emblematico proprio della
situazione di congestione insostenibile del traffico: «Oggi code di auto tra
Bollate, Paderno Dugnano, Cusano Milanino e Cormano sono la quotidianità,
rendono irrespirabile l’aria e invivibili le città – commenta Anna
Merli, direttivo del circolo Legambiente di Cusano Milanino –.
Siamo in una situazione di emergenza che serve sbloccare urgentemente, eppure
tutti partiti a livello regionale non hanno fatto niente per risolvere il
problema. Ci ritroviamo in una condizione di immobilità e mancanza di
informazioni da parte delle istituzioni sul futuro della mobilità in
quest’area».
L’associazione
si unisce al malcontento dei cittadini che lamentano l’assenza delle
amministrazioni locali e di Città Metropolitana: «A Bollate da mesi
sono le frazioni di Cassina nuova e Cascina del Sole, a soffrire pesantemente
del mancato completamento della A52, perché il traffico si concentra in questo
tratto congestionato – aggiunge Marco Moschetti,
presidente circolo di Bollate–. Abbiamo chiesto al Comune di
vietare almeno il transito dei mezzi pesanti nelle ore di punta, ma siamo stati
inascoltati. Un piccolo spiraglio di speranza che la situazione possa
sbloccarsi arriva dall’audizione in Regione alla quale hanno partecipato
qualche giorno fa tra gli assessori di Paderno Dugnano e il sindaco di
Bollate. Dall’incontro è emersa un’ipotesi di apertura entro 10 mesi
del tratto della complanare per il collegamento con la Comasina».
A
preoccupare è anche la pessima qualità dell’aria che i cittadini della zona
respirano ormai da troppo tempo. Per mitigare gli effetti dell’inquinamento
atmosferico è necessario ripensare la mobilità su vasta scala, implementando un
sistema più rigido di sensi unici per impedire l’accesso a questi paesi in
orari di maggior affluenza ed aree pedonali estese: «Cormano è un piccolo paese (4,45km2) soffocato dal passaggio
dell’autostrada A4, della Milano-Meda, dell’ex
Statale dei Giovi, della Bresso - Novate, della Rho-Monza: strade
percorse ogni giorno da centinaia di migliaia di veicoli. L’incrocio dove ci
troviamo oggi è esemplare della problematica, soprattutto la mattina e il
pomeriggio, e ancor di più quando le grandi arterie esterne sono intasate –
dichiara Gianmario Ubbiali, presidente
circolo di Cormano –. L’introduzione
dell’Area B a Milano è stata una scelta coraggiosa del Comune, ma ora serve un
passo ulteriore, ancor più incisivo, con l’estensione della Ztl che impedisce
l’ingresso delle motorizzazioni più inquinanti a tutti i Comuni di fascia 1».
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