MILANO, 31 MAGGIO 2017
COMUNICATI STAMPA
Legambiente: “L’ecoquartiere come possibile volano per la rigenerazione
dell'intero ovest di Milano, ma occorrono soluzioni innovative per la mobilità”
Nel progetto di trasformazione di Piazza d’Armi non basta puntare
su un’edilizia energeticamente efficiente per assolvere la scommessa della
costruzione di un ecoquartiere. Occorre agire su più fronti, tra cui quello
fondamentale della mobilità.
In cima alle preoccupazioni di Legambiente c'è il tema degli
spostamenti dei futuri nuovi residenti. L'arrivo di nuovi abitanti e attività
rischia di produrre impatti insostenibili, se non verranno studiate soluzioni
innovative di mobilità collettiva, condivisa e ciclabile. Agire su quella
porzione di territorio costituisce un'opportunità importante per un
ripensamento complessivo dell'organizzazione della città, dei suoi servizi e
della sua accessibilità nell'intero quadrante tra le direttrici di Via Forze
Armate e Via Novara, con l'adiacente complesso ospedaliero San Carlo, anch'esso
oggetto di importanti ripensamenti.
«Un ecoquartiere è
prima di tutto un quartiere a zero mobilità privata, dove non servono parcheggi
né nuove strade, per il semplice fatto che chi decide di andare a viverci deve
poter fare a meno della propria auto – sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Perché ciò sia possibile occorre rafforzare
e qualificare l'offerta e l'affidabilità di servizi di mobilità alternativa a
quella privata, che al momento in quel quadrante urbano non sono sufficienti».
Occorre dunque pensare ad un intervento che funga da volano
di rigenerazione urbana anche per i popolosi quartieri circostanti, con
funzioni che migliorino la qualità della vita e l'offerta di servizi, a partire
da temi importanti come la mobilità, ma anche il verde e le acque, stimolando
in questo modo investimenti pubblici e privati che consentano l'innalzamento
degli standard ambientali per i residenti dell'ovest milanese e di Baggio..
«Non si può rinunciare
a valorizzare il suolo e le acque – prosegue Meggetto – per questo le aree da destinare a verde vanno progettate non solo in
rapporto al loro utilizzo come verde pubblico, ma anche per le molte funzioni
che il suolo libero è in grado di svolgere per il benessere urbano: dal
contrasto alle isole di calore alla ricostruzione del reticolo di rogge e
canali, al drenaggio e alla gestione delle acque meteoriche, per arrivare alla
creazione e gestione di un sistema intelligente di orticoltura urbana e di
efficace connessione ecologica e paesaggistica con le aree verdi periurbane».
La Piazza d'Armi è anche una delle ultime aree libere di
Milano. Pertanto le funzioni del suolo, del verde e delle acque devono essere
preservate, anche per la forte connessione che può essere aperta con l'adiacente
Parco delle Cave nella definizione di un vero corridoio verde che penetri in
città. Per Legambiente, dunque, l'Ecoquartiere è una sfida possibile e
convincente, a condizione di prenderla molto sul serio.
Silvia Valenti
Cell. 3498172191
Tel. 02 87386480
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