Milano, 15 gennaio 2015 Comunicato stampa
La Lombardia di
Expo prima regione del nord per reati nel ciclo illegale del cemento, balzo in
avanti nella classifica nazionale del ciclo illegale dei rifiuti: da sesta a
quarta con 448 infrazioni accertate e 24 arresti
“Per combattere
l'illegalità ambientale è indispensabile introdurre subito i delitti contro
l'ambiente nel nostro codice penale”
In Lombardia, nel 2013, sono stati 1268 i reati accertati contro l’ambiente,
1085 le persone denunciate e 339 i sequestri effettuati. Gli arresti sono stati 24, un numero
più basso solo di quello registrato in Campania e Puglia. Inoltre la nostra
regione è la prima tra quelle del Nord nella
classifica nazionale del ciclo illegale del cemento, con 341 persone denunciate e 265 infrazioni accertate. Sono
questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto di Legambiente “Ecomafia
2014” nel suo estratto lombardo presentato
oggi a Milano in una conferenza a cui hanno partecipato Basilio Rizzo,
presidente Consiglio comunale di Milano, David Gentili, presidente della
Commissione consiliare Antimafia del Comune di Milano, Damiano Di Simine,
presidente di Legambiente Lombardia, Lucilla Andreucci, referente di Libera per
la provincia di Milano e Sergio Cannavò, responsabile
Ambiente e Legalità di Legambiente Lombardia.
Una regione che continua a essere uno dei territori in cui
la criminalità ambientale si dimostra più pervasiva e diffusa. Un vero balzo in avanti, infatti, è
quello che la Lombardia compie nella classifica
nazionale relativa al ciclo illegale dei rifiuti, salendo dal sesto al quarto posto, con 448 infrazioni accertate (il 7,8% del
totale nazionale), 376 persone
denunciate e 114 sequestri effettuati, numeri di poco inferiori a quelli
che si sono registrati in Puglia e Calabria.
“La Lombardia è sempre più sotto scacco da parte delle
cosche e delle ecomafie – dichiara Sergio
Cannavò, responsabile Ambiente e Legalità Legambiente Lombardia - che
trafficano e fanno affari ai danni
dell'ambiente e del territorio, spesso con la complicità di colletti bianchi e
di pubblici amministratori. Ne sono esempio lo scioglimento del Comune di
Sedriano per mafia, i tanti casi di corruzione per agevolare trasformazioni
urbanistiche e appalti nel settore ambientale, la comunanza di interessi tra
eco-mafiosi e personale politico accertata in numerosi processi. Ma mentre la
società civile, con fatica, cerca di reagire e rilanciare la lotta contro la
criminalità ambientale, da parte della politica e del mondo imprenditoriale
mancano prese di posizione forti e iniziative concrete”.
Se si accendono i riflettori sulle province lombarde, quella di Bergamo è in testa con 128
infrazioni accertate, segue Milano con 72, Cremona con 63 e Monza con 60.
Mentre, nella serie storica che registra i grandi traffici di rifiuti accertati
dal 2002 ad oggi, la Lombardia occupa purtroppo un posto di primo piano,
essendo stata oggetto di 66 inchieste su 237 (pari al 27,8%), con l'emanazione
di 148 ordini di custodia cautelare e il coinvolgimento di 85 aziende.
Tra i tanti casi di reati gravi lo scioglimento per mafia
del Comune di Sedriano, a poco più di un anno dall'inizio di Expo, dimostra
tristemente l'assedio che le organizzazioni criminali, soprattutto la
'ndrangheta, stanno muovendo sui territori lombardi. Dal decreto di
scioglimento e dalle sentenze è emerso che in quel comune e in altri dell'hinterland
milanese faceva affari un’organizzazione criminale, con a capo una famiglia di
origine calabrese, che grazie a stretti legami con i vertici
dell'amministrazione locale, aveva il monopolio sul movimento terra, poteva
controllare cantieri e il settore dell'intermediazione immobiliare, e si era
infiltrata negli appalti di servizi e di opere pubbliche.
“In Italia e in Lombardia si continuano a commettere reati
contro l'ambiente al ritmo di più di 80 al giorno – insiste Cannavò – il tutto in assenza di una
normativa penale in grado di prevenire e reprimere un fenomeno contro cui forze
dell'ordine e magistratura stanno combattendo una lotta impari, con armi
completamente spuntate. E' da quasi un anno che giace in Senato la proposta di
legge, già approvata a larga maggioranza dalla Camera, che introduce i delitti
contro l'ambiente nel nostro codice penale. Quanti altri disastri ambientali
impuniti si dovranno avere prima che il Senato si decida a legiferare su questo
punto?”
LA CLASSIFICA DELL’ILLEGALITÀ AMBIENTALE IN ITALIA NEL 2013
REGIONE
|
|
INFRAZIONI
ACCERTATE
|
PERCENTUALE
SUL TOTALE
|
PERSONE
DENUNCIATE
|
PERSONE
ARRESTATE
|
SEQUESTRI
EFFETTUATI
EFFETTUATI
|
Campania
|
=
|
4.703
|
16,1%
|
4.072
|
51
|
1.339
|
Sicilia
|
=
|
3.568
|
12,2%
|
3.111
|
9
|
695
|
Puglia
|
↑
|
2.931
|
10%
|
2.759
|
28
|
1.028
|
Calabria
|
↓
|
2.511
|
8,6%
|
2.161
|
19
|
709
|
Lazio
|
=
|
2.084
|
7,1%
|
1.828
|
6
|
507
|
Toscana
|
=
|
1.989
|
6,8%
|
2.008
|
2
|
559
|
Sardegna
|
=
|
1.864
|
6,4%
|
2.173
|
2
|
467
|
Liguria
|
=
|
1.431
|
4,9%
|
1.501
|
2
|
229
|
Lombardia
|
=
|
1.268
|
4,3%
|
1.085
|
24
|
339
|
Veneto
|
↑
|
1.004
|
3,4%
|
1.035
|
0
|
213
|
Emilia
Romagna
|
↓
|
837
|
2,9%
|
1.219
|
1
|
237
|
Basilicata
|
↑
|
821
|
2,8%
|
718
|
12
|
125
|
Abruzzo
|
↑
|
811
|
2,8%
|
705
|
0
|
203
|
Marche
|
↑
|
716
|
2,4%
|
805
|
0
|
323
|
Umbria
|
↓
|
708
|
2,4%
|
742
|
0
|
129
|
Piemonte
|
↓
|
665
|
2,3%
|
998
|
0
|
149
|
Friuli Venezia
Giulia
|
↓
|
549
|
1,9%
|
451
|
1
|
308
|
Trentino Alto
Adige
|
=
|
396
|
1,4%
|
634
|
2
|
107
|
Molise
|
=
|
370
|
1,3%
|
312
|
1
|
82
|
Valle
d'Aosta
|
=
|
48
|
0,2%
|
43
|
0
|
16
|
Totale
|
|
29.274
|
100%
|
28.360
|
160
|
7.764
|
Fonte: elaborazione
Legambiente su dati forze dell’ordine, capitanerie di porto e polizie
provinciali (2013).
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