Milano,
28 novembre 2013 Comunicato stampa
Ancora troppi problemi per un
fiume inquinato e con consumi
di suolo da record sulle sue rive
Stasera a Parabiago una serata
dedicata al futuro del fiume
La
biodiversità salverà l’Olona e i fiumi lombardi.
La natura infatti,
nonostante il pessimo lavoro dell’uomo, non ha mai smesso di
credere in questo
corso d’acqua perché lungo il fiume vivono e resistono tante
specie di animali
e uccelli: dalla faina al tasso, dal picchio rosso maggiore al
martin
pescatore, dal gheppio al picchio verde, dai pipistrelli alle
libellule e ai coleotteri
nostrani, l’ecosistema dell’Olona continua a essere decisamente
ricco. La
presenza di una biodiversità quanto mai vivace è dimostrata dai
recenti studi di
un gruppo di lavoro dell’Università dell’Insubria che ha
effettuato un
monitoraggio da giugno a settembre nel tratto compreso fra
Parabiago e Rho.
Questa resistenza da parte della natura è decisamente
straordinaria se si
considera che ormai il
60% del
territorio rivierasco è completamente urbanizzato e i vari
centri abitati si
fondono in un’unica immensa città, grande quasi 12 mila
ettari: una gigante “Olonia”
con una superfice urbanizzata pari quasi alla metà di quella di Milano ma con
una
popolazione di circa 240 mila abitanti. Un
abitante di “Olonia” consuma quindi 3 volte il suolo di un
cittadino milanese,
con gravi conseguenze per lo stato di salute del fiume, per la
sicurezza
idrogeologica e per la sopravvivenza della biodiversità
Sulla base di questi
dati è nato il progetto: “L’Olona
entra in città: ricostruzione del corridoio ecologico fluviale
nel tessuto
metropolitano denso”
promosso da
Comune di Rho e Legambiente e con la partecipazione di un pool
di esperti
(Università dell’Insubria, Iridra, Oikos e Idrogea) e finanziato
da Fondazione
Cariplo. Il progetto prevede la redazione di uno studio di
fattibilità per la
realizzazione di un corridoio ecologico nel territorio
dell'Olona alto milanese
e per consolidare il PLIS del Basso Olona, individuando i varchi
di accesso per
la biodiversità alle foreste pedemontane, agli habitat del
Ticino, al Parco
Agricolo Sud e alla città di Milano.
Il team al
lavoro sull’Olona presenterà i contenuti del progetto e i
primi risultati delle
indagini ecologiche questa sera, giovedì 28 novembre, a
Parabiago.
All’incontro
parteciperanno il
rappresentante del Parco dei Mulini, Raul del Santo, Gianluigi
Forloni, assessore
all'ecologia del Comune di Rho, Damiano Di Simine, Legambiente
Lombardia,
Barbara Raimondi di Idrogea e Francesco Bisi di Oikos. Durante
l’iniziativa
verranno esposti i dati contenuti nella Guida "Olona da Vivere",
realizzata con il sostegno dal gestore del servizio idrico
integrato Ianomi.
L’Olona continua a registrare giudizi decisamente negativi:
da Varese a
Lainate la qualità delle acque non ottiene praticamente mai la
sufficienza, collezionando
quasi ovunque voti che vanno
dallo “scarso” al “cattivo”. Più della metà dei carichi
organici inquinanti, nel
tratto tra Castiglione e Rho, deriva da scarichi non depurati:
fogne che immettono
acque luride direttamente nel fiume e nei suoi affluenti Questo
perché mancano
ancora i collettamenti ai depuratori o perchè gli scolmatori di
piena riversano
acque reflue non trattate anche in condizioni di tempo asciutto.
Peggio stanno
solo i principali affluenti dell’Olona, il Lura e Bozzente che a
Rho, dove
confluiscono, provocano un pesante peggioramento dello stato
ambientale del
fiume che registra così uno stato di qualità che viene definito
“pessimo”. Questi sono
alcuni dei dati contenuti nella
Guida “Olona da Vivere” che fotografa una
situazione sul
fiume in cui il 50% dei depuratori
sull'Olona
presenta anomalie o malfunzionamenti rilevati da Arpa (ben 10
depuratori sui 20
presi in esame per il bacino Olona-Lura-Bozzente). Problema che
riguarda anche il
depuratore di Varese che ha serie difficoltà nella rimozione dei
carichi di
azoto ammoniacale, e alcuni degli impianti del medio-basso Olona
che risultano non
conformi per i carichi organici, per il fosforo e l'azoto.
“Restituire dignità
ecologica e paesaggistica
all’Olona e al suo territorio è una sfida non meno impegnativa
di quella del
risanamento idrico – dichiara Damiano Di
Simine, presidente di Legambiente Lombardia -. Per farlo è
necessario un
grande impegno collettivo, ma anche, e soprattutto, la coerenza
degli atti
urbanistici che devono assumere la priorità della salvaguardia
del suolo libero
rispetto ad ogni trasformazione”.
Il
consumo di suolo nella città di “Olonia”
NOME COMUNE
|
Superficie
comunale
|
Aree
antropizzate 1999 (Ha)
|
Aree
antropizzate 2007 (ha)
|
Aree
antropizzate 1999 (%)
|
Aree
antropizzate 2007 (%)
|
Variazione
1999 - 2007 (Ha)
|
Variazione
1999 - 2007 (%)
|
OLGIATE OLONA
|
709,54
|
476,31
|
512,19
|
67,13%
|
72,19%
|
35,88
|
7,53%
|
MARNATE
|
484,75
|
246,44
|
260,79
|
50,84%
|
53,80%
|
14,35
|
5,82%
|
CASTELLANZA
|
687,81
|
498,48
|
511,56
|
72,47%
|
74,38%
|
13,08
|
2,62%
|
LEGNANO
|
1.772,22
|
1.165,49
|
1.238,38
|
65,76%
|
69,88%
|
72,89
|
6,25%
|
SAN VITTORE OLONA
|
317,10
|
199,49
|
209,05
|
62,91%
|
65,92%
|
9,57
|
4,79%
|
CANEGRATE
|
552,69
|
290,93
|
303,47
|
52,64%
|
54,91%
|
12,54
|
4,31%
|
PARABIAGO
|
1.411,02
|
639,15
|
688,94
|
45,30%
|
48,83%
|
49,79
|
7,79%
|
NERVIANO
|
1.348,43
|
539,68
|
586,10
|
40,02%
|
43,47%
|
46,41
|
8,60%
|
POGLIANO MILANESE
|
469,98
|
229,94
|
248,69
|
48,93%
|
52,92%
|
18,76
|
8,16%
|
VANZAGO
|
612,97
|
157,58
|
183,59
|
25,71%
|
29,95%
|
26,01
|
16,51%
|
PREGNANA MILANESE
|
491,72
|
243,75
|
300,77
|
49,57%
|
61,17%
|
57,02
|
23,39%
|
RHO
|
2.241,60
|
1.134,66
|
1.461,90
|
50,62%
|
65,22%
|
327,24
|
28,84%
|
PERO
|
500,95
|
335,91
|
402,46
|
67,05%
|
80,34%
|
66,56
|
19,81%
|
Totale
|
11.600,78
|
6157,81
|
6907,89
|
53,10%
|
59,55%
|
750,08
|
11,11%
|
Elaborazione
Legambiente su dati Dusaf
Stato
ecologico
Valutazione complessiva del fiume
dal punto di vista della
qualità chimica delle acque, della qualità biologica e della
qualità chimica e
biologica delle acque
L’Ufficio
stampa Legambiente
Lombardia 02 87386480
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