Milano,
14 novembre 2013
Comunicato stampa
ERSAF,
Politecnico,
Legambiente, Comune di Milano e Parco Media Valle Lambro, con il
contributo di Fondazione Cariplo, tutti al lavoro per ridare un
fiume all’area
metropolitana estesa
Prosegue
la
Carovana del Lambro, un viaggio di un anno per monitorare lo
stato di salute
del fiume e del suo territorio
Scatta la fase due del progetto che intende creare un
corridoio
ecologico lungo il Lambro. L’iniziativa, che contribuirà al
risanamento
delle sponde del fiume, studiando la possibilità di ricostruire le
connessioni
naturali lungo la sua asta metropolitana, si sposta a sud di
Milano, nel tratto
che arriva a San Donato M.se e San Giuliano M.se. Dopo ben 5 tappe svoltesi tra Monza e Milano, i promotori presenteranno i
contenuti del
progetto venerdì 15 novembre, alle ore 20.45, nella Cascina Roma di San
Donato Milanese.
“Gli spazi aperti e gli ambiti
agro
naturalistici, il fiume Lambro, l’area metropolitana milanese
esempio di
attivazione di Rete Ecologica”: è questo il nome del complesso
progetto,
finanziato da Fondazione Cariplo e promosso da ERSAF con un pool
di partner
(Politecnico, Legambiente, Parco Media Valle Lambro, Comune di
Milano), che
mira a produrre uno studio di fattibilità per il recupero della
continuità
ecologica e paesaggistica del fiume, individuando e tutelando le
possibili linee
di collegamento ecologiche tra i sistemi naturali sopravvissuti in
uno dei
territori più sacrificati della nostra regione, per ripristinare
la funzione di
“cerniera ecologica” del fiume fra il Parco di Monza e il Parco
Agricolo Sud
Milano restituendo dignità a un corso d'acqua che ha subito fin
troppe
aggressioni e cementificazioni.
Alla serata parteciperanno, oltre al
presidente del Parco
Agricolo Sud di Milano, Guido Podestà, Antonio Longo, Dastu
Politecnico di
Milano,
Andrea Checchi, Comune di San Donato Milanese, Gennaro
Piraina, Comune
di San Giuliano M.se,
Riccardo Mancioli, WWF Sud Milano, Luca
Agnelli,
assessore all’Agricoltura della Provincia di Milano.
Sono
invitate inoltre tutte
le associazioni o gli enti interessate ai problemi del fiume
Lambro ed il suo
territorio. Il
16
novembre le
iniziative legate al progetto proseguono con un sopralluogo
sul fiume:
appuntamento alle ore 10.15 al parcheggio di via Gela
di San Donato
Milanese.
Mancano
poco più di due anni alla scadenza che la direttiva europea sulle
acque ha
indicato come termine per raggiungere lo stato di qualità 'buono'
per tutte le
acque superficiali del continente. Se così fosse il Lambro
dovrebbe avere acque
cristalline e popolate di pesci, e magari anche di quelli che un
tempo erano “i
gamberi del Lambro”. Lo vedremmo scorrere tutelato e valorizzato
in un ambiente
dove si integrino naturalità e fruizione. Ma tutto questo per ora
rimane un
sogno. Eppure qualcosa si sta muovendo: pian piano si sta
riattivando
l’interesse delle amministrazioni e della politica e dei cittadini
verso il
fiume, un tempo dimenticato. E’ tempo però di accelerare questi
processi anche
grazie al nostro progetto per il Lambro, che deve fare sintesi di
tutte le
criticità e le potenzialità del corso d’acqua e del suo
territorio.
“Desideriamo
che
nasca un grande piano strategico di interventi per il Lambro,
capace di
restituire una qualità paesaggistica ed ecologica a un territorio
che ha subito
ogni possibile aggressione -
dichiarano i portavoce
degli enti coinvolti nel progetto
- la sfida è ambiziosa e molto dipenderà dalla volontà
degli enti locali
di attuare le progettazioni che definiremo insieme a loro, ai
tecnici e ai
cittadini delle comunità direttamente interessate, ma l'obiettivo
è lo stesso
per cui i romani duemila anni fa realizzarono imponenti opere di
canalizzazione: dare un fiume a Milano”.
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