Milano, 15 novembre 2013
Comunicato stampa
L’11% dei traffici illeciti di rifiuti nazionali
avvengono in Lombardia
Ci sarà anche un
pezzo di
Legambiente Lombardia domani alla manifestazione nazionale
indetta per fermare
l’ecocidio nella “Terra dei Fuochi”, promossa dal
movimento #fiumeinpiena
con adesione di comitati, associazioni, studenti che si svolgerà
sabato 16
novembre a Napoli. La delegazione lombarda del Cigno verde
andrà a Napoli per
affermare che le regioni del Nord non sono prive di responsabilità
per il disastro
ambientale che in questi anni si è compiuto nelle province di
Napoli e Caserta.
Molti dei rifiuti che in passato sono stati smaltiti illegalmente
al sud, infatti,
provenivano anche dal Nord, Lombardia compresa. Le statistiche
criminali
testimoniano l'incidenza delle ecomafie sui nostri territori: da
quando il
delitto di organizzazione di traffico illecito di rifiuti è
passato alla
competenza delle Direzioni Distrettuali Antimafia in Italia sono
state avviate
253 inchieste per questo reato, di cui 28 (pari all'11% del
totale) nella sola
Lombardia.
Come viene descritto
nei vari
dossier di Legambiente Lombardia sulla criminalità ambientale
degli ultimi anni,
la nostra regione con il tempo è diventata sempre più il centro di
grandi
traffici di rifiuti, sia come luogo di partenza sia come
destinazione intermedia
o finale degli smaltimenti illegali. Basti pensare all'inchiesta
“Eldorado”,
dei primi anni 2000, che ha permesso di smascherare la
miscelazione di rifiuti
lombardi con quelli provenienti dall'emergenza napoletana, che poi
venivano
spediti in Puglia, dove venivano definitivamente smaltiti in
provincia di
Taranto. O alle operazioni “Cerberus” e “Star Wars”, nelle quali
il binomio
rifiuti/criminalità organizzata si è concretizzato con il diretto coinvolgimento di
affiliati alle
cosche mafiose. O ancora ai roghi di rifiuti di via Selvanesco a
Milano, vera e
propria “ piccola terra dei fuochi” meneghina, che forse solo con
gli ultimi
interventi dell'amministrazione comunale potrà essere restituita,
dopo le
necessarie bonifiche, alla legalità.
“Le
aziende
lombarde non sono esenti dalle responsabilità per il disastro
ambientale che si
è perpetrato nella ‘terra dei fuochi’ - dichiara Barbara Meggetto, direttrice Legambiente Lombardia
- molti dei
rifiuti che nel corso degli anni sono stati smaltiti o bruciati
nei territori
delle province di Napoli e Caserta provengono dalle nostre
fabbriche. Per
questo chiediamo anche agli imprenditori lombardi di fare un
passo avanti verso
la legalità, allontanando definitivamente dalle associazioni di
categoria chi
ancora oggi fa affari nel ciclo illegale dei rifiuti. Le
istituzioni lombarde,
in primis la Regione, devono incrementare e rendere più
efficiente il sistema
dei controlli ambientali”.
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