Un'avventura non tanto per la lunghezza o la durezza dell'itinerario, ma per il territorio stravolto e il paesaggio complesso offerto da questa area metropolitana che si perde fra i comuni di Milano, Sesto San Giovanni, Brugherio, Cologno Monzese e Monza.
Ma l'avventura inizia intorno alle dieci, dopo un'ottima colazione offerta dal Circolo Legambiente Crescenzago. Pochi avvertimenti e poi via lungo gli oltre 15 km che ci separano dalla meta guidati dall Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Media Valle Lambro.
Prima via San Mamete, il Parco Adriano, i neo-orti della Bergamella, fino ad arrivare sotto l'inceneritore di Sesto, cattedrale silenziosa nel paesaggio circostante.
Infine entriamo nel cuore pulsante del Parco Media Valle Lambro, superando le cave Melzi e alcune aree Falck, aperte per l'occasione. Il pezzo più spettacolare probabilmente è stato lungo gli argini del Lambro, dove in fila indiana ci siamo mossi guardando a destra il fiume malato.
Poi sulle collinette di San Maurizio al Lambro ecco la svolta: la prima (e unica) foratura. Il gruppo coglie l'occasione per fermarsi a riposare e a guardare il paesaggio. In lontananza si scorge il centro commerciale Vulcano...
Ma dopo poco la carovana riparte. E affrontiamo il pezzo più "emozionate". Il passaggio fra brugherio e Monza è degno di una tragedia shakespeariana, dove la bellezza del paesaggio è corrotta dallabuso e dal sopruso dell'uomo che costruisce dove non dovrebbe, scarica cumuli di rifiuti in prati e rogge e deturpa là dove vive. Ci piange il cuore a vedere quello che avviene ancora adesso, tutti i giorni. Ma un sorriso ci viene strappato da chi ci dice con serenità che qualcosa già sta cambiando, grazie alle persone....speriamo
Passiamo dunque dalla sterrata che porta da San Maurizio al Lambro fino a Monza. A vista lo scarico del depuratore di Monza e dopo qualche centinaia di metri il depuratore stesso affiancato dal Irsa-CNR, il centro di ricerca sulle acque. Qui ci accoglie una delegazione di Monzainbici che prende la testa del gruppo fino a condurci ai terreni della Cassinazza attraverso la bella ciclabile che per un tratto accompagna il canale Villoresi. Altra acqua!!!
Giorgio del Circolo di Monza ci spiega a grandi linee la storia di quest'area tanto importante per il territorio monzese, quanto agoniata dai grandi immobiliaristi (Berlusconi e Cabassi in primis).
Ed eccoci finalmente arrivati alla stazione di Monza e all'oasi Legambiente di Piazza Castello! Accolti dal circolo monzese e da un rinfresco conclusivo, cogliamo l'occasione per scoprire la piccola area verde incastrata fra Lambro e Lambretto. Dopo i saluti finali ciascuno sceglie come tornare. Chi con il treno+ bici, chi facendo a ritroso il percorso fatto fino a Milano. I più fortunati sono già a casa.
Che dire per finire. Un'esperienza tosta cercare di biciclettare lungo il Lambro. Un fiume fino ad ora maltrattato e che con fatica deve essere riconsegnato agli abitanti dei comuni rivieraschi e alla natura.
Un ringraziamento particolare va ai volontari dei circoli Legambiente di Monza, Reteambiente e Crescenzago, alle GEV del Parco Media Valle Lambro, al presidente Ceccattini e ad Alessandro Casati, a Ciclobby e Monzainbici, e beh, a tutti coloro che questa biciclettata se la sono fatta!!
Grazie e alla prossima.
LB
L'evento si inserisce nel progetto "GLI SPAZI APERTI E GLI AMBITI AGRO NATURALISTICI, IL FIUME LAMBRO, L’AREA METROPOLITANA MILANESE ESEMPIO DI ATTIVAZIONE DI RETE ECOLOGICA" che prevede la redazione di uno studio di fattibilità volto a definire la riqualificazione e il ripristino della funzionalità ecologica della porzione di territorio al confine Est di Milano
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