MILANO, 9 GENNAIO 2019
COMUNICATO STAMPA
POLVERI SOTTILI SPAZZATE DALLE FOLATE CHE INVESTONO TUTTA LA LOMBARDIA,
MA PER 5 GIORNI LIVELLI OLTRE I LIMITI DI LEGGE. TRADITO IL PROTOCOLLO DELLE
REGIONI
Legambiente: “Le istituzioni
sembrano non prendere seriamente l’emergenza smog e restano alla finestra ad
attendere che siano le condizioni meteo a ripulire l’aria. Serve più coraggio”
“Domani è un altro giorno” era la frase simbolo del film Via
col vento, ma sulla qualità dell’aria non si può procrastinare e sperare che
sia, appunto, il vento a risolvere la situazione. Per 5 giorni consecutivi la
qualità dell’aria nelle province di Milano, Pavia e Cremona è stata pessima,
con picchi molto al di sopra dei limiti di legge di 50 μg/m³, come per esempio
i 123 microgrammi per metro cubo registrati a Milano in viale Marche domenica 8
gennaio (vd. Tabella).
«Anno nuovo,
situazione vecchia – commenta Barbara
Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Le istituzioni sembrano non prendere seriamente l’emergenza smog e
restano alla finestra ad attendere che siano le condizioni meteo a ripulire
l’aria. Ma non possiamo fare affidamento su vento e pioggia ogni qualvolta le
concentrazioni di inquinanti raggiungono livelli di guardia, è necessario
prevenire. Ne va della salute dei cittadini, costretti a respirare aria pessima
ormai quasi quotidianamente. È chiaro che il Protocollo con le misure di
emergenza in caso di superamento dei valori è stato tradito con l’eliminazione
dell’automatismo, per cui se le polveri sottili sono elevate scatta il blocco
come da protocollo. Nei primi 9 giorni dell’anno per ben 5 giorni si sono
respirate polveri oltre il consentito, ma per mancanza di coraggio e di
investimenti per misure strutturali in aiuto ai comuni e alle città lombarde,
si pensa bene di puntare tutto sull’aiuto del meteo».
Il provvedimento della Regione, infatti, prevede anche che
le procedure di applicazione dei livelli di attivazione e disattivazione delle
misure temporanee di primo e secondo livello (che scattano dopo 5 giorni
consecutivi in presenza di valori superiori ai 50 microgrammi per metro cubo di
polveri sottili) tengano conto di eventuali previsioni meteorologiche, sulla
base degli scenari di qualità dell'aria previsti. È stato inoltre previsto di
adeguare le procedure di 'rientro al livello verde' di nessuna allerta. Il
controllo dei dati rilevati dalle stazioni avviene quotidianamente, a partire
dal 1° dicembre 2018, senza aspettare il lunedì o il giovedì per l'eventuale
eliminazione dei blocchi.
Tabella 1 – Qualità dell’aria in Lombardia:
superamenti dei livelli di Pm10 nell’aria, media giornaliera centralina
peggiore (μg/m³)
Centralina
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04/01/19
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05/01/19
|
06/01/19
|
07/01/19
|
08/01/19
|
Milano, viale Marche
|
54
|
72
|
77
|
105
|
123
|
Pavia, piazza Minerva
|
66
|
71
|
68
|
67
|
107
|
Cremona, piazza Cadorna
|
57
|
68
|
84
|
103
|
93
|
Lodi, via Vignati
|
52
|
66
|
70
|
92
|
100
|
Monza, via Macchiavelli
|
-
|
57
|
60
|
84
|
111
|
Mantova, via Ariosto
|
-
|
73
|
79
|
83
|
55
|
Varese, via Copelli
|
-
|
96
|
-
|
60
|
71
|
Lecco, via Amendola
|
-
|
53
|
-
|
57
|
70
|
Bergamo, via Meucci
|
-
|
-
|
-
|
51
|
86
|
Brescia, Villaggio Sereno
|
-
|
-
|
-
|
71
|
72
|
Como centro
|
-
|
65
|
-
|
63
|
72
|
Sondrio, via Paribelli
|
65
|
-
|
-
|
54
|
50
|
Fonte: elaborazione dati Arpa Lombardia da parte di
Legambiente Lombardia
Ufficio stampa Legambiente
Lombardia
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