MILANO, 30
GENNAIO 2019
COMUNICATO
STAMPA
AUMENTANO I VIAGGIATORI
CHE SCELGONO IL TRENO: NECESSARIO SPOSTARE GLI INVESTIMENTI REGIONALI DA AUTOSTRADE
A FERROVIE
Legambiente: “Purtroppo sono sempre troppi i disservizi
e i disagi vissuti dai pendolari quotidianamente. Aspettiamo una svolta che stenta ad
arrivare"
Ripensare il sistema attraverso una più capillare
intermodalità per consentire ai territori periferici della regione una migliore
connessione con la metropoli, pena l’isolamento
A questo link è disponibile il dossier nazionale Pendolaria:
https://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/pendolaria_2018.pdf
Da 11 anni il rapporto
Pendolaria di Legambiente presenta una fotografia della situazione del
trasporto pubblico in Italia che, anno dopo anno, racconta attraverso numeri e
storie, come sta cambiando la mobilità nelle città e nelle regioni.
In Lombardia i passeggeri che utilizzano la rete
ferroviaria si attestano su 750.000 (vd. Tab. 1 Rete ferroviaria regionale),
con punte di 800mila nei giorni feriali, e sono ben 15 le linee lombarde tra le
30 più frequentate in Italia per numero di passeggeri giornalieri (vd. Tab. 2
Linee più frequentate). Dati che fanno pensare a una Lombardia proiettata verso
una mobilità più sostenibile, ma che in realtà nascondono disservizi e i disagi
quotidiani per i pendolari. Per
questo stupisce ancora di più come Regione Lombardia continui a sostenere nuove
autostrade, che drenano soldi pubblici che potrebbero essere destinati al
trasporto pubblico locale e a quello ferroviario.
«Già l’anno
scorso avevamo sottolineato quanto la situazione fosse arrivata al limite per la
congestione delle linee, in un sistema ferroviario troppo stressato. Ad oggi
però non sembra che gli interventi correttivi si stiano dimostrando efficaci – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente
Lombardia –. I comitati pendolari,
che ringraziamo per il costante e tenace monitoraggio delle proprie linee,
lamentano disservizi e treni soppressi nelle fasce orarie più affollate della
mattina dalle 6 alle 8 e della sera dalle 18 alle 20, troppo spesso senza
avvisi o servizi sostitutivi, situazioni che si ripetono frequentemente
rendendo il viaggio verso il luogo di lavoro e il ritorno a casa una vera
Odissea, in particolare sulle linee secondarie».
È questo, ancora una volta, il
prezzo che devono pagare i pendolari per le riduzioni del servizio, messe in atto con l’entrata in vigore del
nuovo orario invernale, dove si contano oltre
150 treni soppressi e/o sostituiti con
bus. Tra le modifiche più significative al
servizio si annoverano le linee Brescia-Cremona, Brescia-Casalmaggiore-Parma, Milano-Lecco-Sondrio,
Milano-Cremona-Mantova, Pavia-Stradella, Pavia-Alessandria, Pavia-Vercelli,
Pavia-Codogno, Iseo-Rovato e Seregno-Carnate, che cessano di essere operative e
vengono sostituite da bus. Anche le linee suburbane S1, S6, S9 e S11 hanno
subito variazioni, con la sconnessione del servizio passante di corse serali e la
riduzione del servizio festivo.
Per questo appare ancora più urgente
procedere con investimenti che non solo permettano di mantenere il livello di
servizio su Milano, ma aumentino l’offerta fuori dai poli attrattori della
grande città. Per Legambiente è urgente trovare
una soluzione per le linee Brescia-Parma e Brescia-Casalmaggiore, così come
è necessario provvedere al raddoppio
della Albairate-Mortara per spostare su ferro molti pendolari di
Abbiategrasso e Vigevano che scelgono l'automobile su strade congestionate
piuttosto che affrontare viaggi incerti sull'anacronistica ferrovia che collega
le due città a Milano. Investimenti da mettere in campo ma per i quali, al
momento, non sono previste coperture. O il potenziamento
della linea Seregno-Saronno che potrebbe essere la vera Pedemontana,
permettendo di connettere l'aeroporto di Malpensa con Bergamo. In questo modo,
potrebbe essere ripensata anche
l'ipotesi della nuova tratta
ferroviaria tra Gallarate e Malpensa che distruggerebbe il territorio
prevalentemente del varesotto.
«Sono
alcune solo alcune delle linee che necessitano di essere migliorare o collegate
per rendere il servizio ferroviario lombardo all'altezza delle aspettative di
chi vuole lasciare l'auto e optare per uno stile di vita più sostenibile. Purtroppo ci spiace ancora una volta dover
rimarcare che la nostra regione viaggia a due velocità, in cui crescono le
differenze tra chi ha accesso a servizi sempre più efficienti e competitivi che
collegano Milano con le altre città, e al contempo storie di persone nel resto
della regione, costrette ad aspettare treni sempre più vecchi, lenti e soggetti
a guasti, in stazioni che sono un monumento al degrado in un dedalo di barriere
architettoniche per i disabili» commenta
Barbara Meggetto.
TRAM E
METROPOLITANE
Il dossier Pendolaria prende in
considerazione anche le buone pratiche,
come per esempio la scelta dell’elettrico per modernizzare il parco mezzi delle
aziende di trasporto locale. Un esempio è l’attivazione a Bergamo dal
febbraio 2018 da parte dell’azienda locale ATB di una linea completamente elettrica realizzata in tempi
record: 18 mesi tra progettazione, appalti e cantieri. Dodici autobus
elettrici, con 180 km di carica giornaliera ciascuno ed una frequenza media di 15
minuti, attraversano il centro città lungo un percorso in parte preferenziale,
collegando i quartieri periferici e permettendo la connessione con altri mezzi
di trasporto: bike sharing, tram, altre linee autobus, parcheggi di
interscambio.
Milano si posiziona in vetta rispetto al numero di
utenti della metropolitana e con un ampio margine rispetto alle altre città
italiane, arrivando a 496 milioni di passeggeri annui, più che in tutte le
altre linee metro nelle altre città ed in continua crescita. A Milano l’età
media dei treni della metropolitana è di 13 anni, inclusi i revamping dei treni
“storici” che vedono un piano di ammodernamento continuo ed un programma che ne
prevede la sostituzione in pochi anni e per l’autunno 2019 è programmata la
consegna di 12 nuovi treni. Nella
classifica delle città a maggior utilizzo di trasporto pubblico figurano anche
altre due città lombarde: Brescia e Bergamo (vd. Tab. 3 Passeggeri annui per
metropolitane ed autobus/tram nelle principali aree urbane italiane).
Tab. 1 Rete ferroviaria regionale
Regione
|
Estensione della rete ferroviaria regionale
|
Numero viaggiatori/giorno
|
Numero abbonati
|
Gestori
|
Lombardia
|
1.920
|
750.000
|
265.000
|
Trenord
|
Tab. 2 Linee più frequentate
Linea ferroviaria
|
Numero viaggiatori/giorno
|
Saronno-Milano-Lodi
|
65.000
|
Treviglio-Milano-Varese
|
57.000
|
Milano-Seveso-Mariano/Camnago
|
41.000
|
Treviglio-Milano-Novara
|
40.000
|
Laveno-Varese-Saronno-Milano
|
38.000
|
Rho-Milano-Como-Chiasso
|
37.000
|
Milano-Pavia-Alessandria
|
36.000
|
Milano-Brescia-Verona
|
32.000
|
Saronno-Seregno-Milano-Albairate
|
32.000
|
Milano-Saronno-Como
|
28.000
|
Milano-Carnate-Lecco
|
28.000
|
Milano-Malpensa
|
25.000
|
Bergamo-Carnate-Milano
|
24.000
|
Milano-Seveso-Asso
|
22.000
|
Milano-Lecco-Sondrio-Tirano
|
21.000
|
Tab. 3 Opere incompiute
Infrastruttura
|
Bacino
d’utenza
|
Costi
(mln di euro)
|
Finanziamenti
disponibili (mln di euro)
|
Elettrificazione
Brescia-Parma
|
500.000
|
120
|
0
|
Raddoppio Albairate
(MI)-Mortara (PV)
|
350.000
|
390
|
7
|
Potenziamento
Seregno-Bergamo
|
235.000
|
1.000
|
83
|
Linea M4 metro
Milano
|
2.500.000
|
1.850
|
1.850
|
Riqualificazione
tramvia Milano-Limbiate
|
1.500.000
|
98,22
|
97
|
Quadruplicamento
Pavia-Milano Rogoredo
|
4.000.000
|
1.056
|
115
|
Quadruplicamento Chiasso-Monza
|
3.000.000
|
1.412
|
0
|
Raddoppio
Milano-Codogno-Cremona-Mantova
|
230.000
|
340
|
340
|
Potenziamento
Rho-Gallarate
|
3.000.000
|
723
|
32
|
Tab. 4 Passeggeri annui per
metropolitane ed autobus/tram nelle principali aree urbane lombarde
Città
|
Passeggeri annui metro
|
Passeggeri annui tram/bus
|
Milano
|
496.000.000
|
254.000.000
|
Brescia
|
17.600.000
|
36.400.000
|
Bergamo
|
-
|
3.700.000*
|
Legambiente, Rapporto Pendolaria
2018
*Dati riferiti alla sola rete tranviaria
*Dati riferiti alla sola rete tranviaria
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