Roma, 17 aprile 2016 Comunicato stampa
Legambiente: “Non sarà il mancato raggiungimento del quorum a salvare le fonti fossili
Ora spetta al Governo rispettare gli impegni presi alla Cop 21 di Parigi e avviare
una nuova stagione incentrata sulle fonti rinnovabili”
Nonostante le difficoltà ai seggi, la disinformazione e gli inviti all’astensione
Una straordinaria mobilitazione dal basso ha portato milioni di italiani al voto
“Il
quorum non è stato raggiunto ma di due cose siamo certi. La prima è che
la proroga senza limiti delle concessioni per l’estrazione di petrolio e
gas rimane una colossale ingiustizia, in contrasto con le regole del
diritto UE sulla libera concorrenza. La seconda, è che non sarà
certamente il mancato raggiungimento del quorum a fermare un cambiamento
del modello energetico che sta già mettendo le fonti fossili ai
margini, perché esiste un altro scenario più conveniente, pulito,
democratico. La nostra battaglia continua e la straordinaria
mobilitazione dal basso organizzata in poche settimane, malgrado
disinformazione e inviti all’astensione, dimostra il consenso di cui
gode tra i cittadini il tema dello sviluppo sostenibile, per combattere i
cambiamenti climatici e far crescere le energie pulite”.
Questo
il commento della presidente di Legambiente Rossella Muroni ai
risultati del referendum sulle trivellazioni. La campagna referendaria,
secondo l’associazione ambientalista ha messo in evidenza come
l'ambiente sia diventato oggi una questione centrale per i cittadini e
trasversale agli schieramenti politici. Il Governo Renzi, malgrado gli
inviti all’astensione e le politiche a favore delle fonti fossili, dovrà
prenderne atto e accelerare sulle scelte di tutela degli ecosistemi e
di sviluppo incentrato sulle fonti rinnovabili. L’Italia possiede oggi
risorse naturali e opportunità per ridurre l'utilizzo di petrolio e gas
puntando sulle alternative realmente competitive ma bloccate da
politiche miopi e sbagliate: l’autoproduzione da energie rinnovabili, il
biometano, l'efficienza energetica.
Legambiente
annuncia quindi che nei prossimi giorni presenterà una denuncia alla
Commissione europea contro la norma che concede concessioni illimitate
per le estrazioni di petrolio e gas. Continuerà la battaglia affinché si
intervenga da subito sulle numerose criticità emerse rispetto alle
attività estrattive in mare, a partire dalla dismissione delle
piattaforme che già oggi non sono più attive e per stabilire royalties
giuste per tutte le attività estrattive, cancellando un sistema iniquo
per cui larga parte delle concessioni non paga le royalties e chi lo fa
le deduce dalle tasse. In tutto il mondo si sta andando verso una
tassazione legata alle emissioni di gas serra per spingere gli
investimenti verso l’efficienza e il nostro Paese avrebbe tutto
l'interesse ad andare in questa direzione cancellando privilegi assurdi
per i petrolieri.
.
L’ufficio stampa:349.0597187
"Sulla sua pelle scorreva acqua quasi a coprirlo come una veste intangibile e fresca".
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