MILANO, 18 APRILE
2016 COMUNICATO STAMPA
Legambiente: “La
Soprintendenza dei Beni Culturali di Milano intervenga per tutelare l’opera”
Nell'ambito dei lavori di
realizzazione della strada complementare Rho-Monza, è venuto alla luce un rilevante manufatto architettonico storico
in corrispondenza della testa del fontanile detto 'Testa di Vialba', da
tempo inattivo. Il cantiere era già stato fermato a seguito di un esposto alla
Polizia provinciale e al Corpo Forestale in data 8 aprile 2016 da parte di
Legambiente, in quanto i lavori di realizzazione della strada stavano coprendo
la risorgiva. Le successive opere di escavazione per liberare dalla terra la
testa del fontanile hanno rivelato l’inusuale struttura nel comune di Baranzate
(MI), a sud dell'incrocio tra via Piave, via Don Uboldi e via Milano.
«È grave che il comune di
Baranzate abbia sottovalutato i vincoli presenti nel proprio territorio! –
dichiara Barbara Meggetto, presidente di
Legambiente Lombardia – il PGT prevede, infatti, una fascia di tutela
assoluta di 50 mt attorno al fontanile che è stata totalmente disattesa. Le
risorgive sono una risorsa strategica del paesaggio lombardo e vanno tutelate
anche dal punto di vista architettonico. Per questo abbiamo chiesto
l'intervento della Soprintendenza dei beni culturali di Milano, affinché venga
salvato e individuato come bene monumentale l'intera area della testa del
fontanile».
Si tratta di un'importante
opera in mattoni, concepita a coronamento e contenimento delle sponde della
testa del fontanile, composta da un semicerchio di circa 15 metri, dotata di
nicchie sormontate da archi che, presumibilmente, dovevano dare accesso alle
pozze sorgive poste al piede dello scavo. L'opera
muraria appare in buone condizioni di conservazione, ma ha subìto interventi
recenti di manomissione attraverso lo smantellamento di una porzione della
struttura per la posa di una tubazione per lo scarico delle acque,
contestualmente al cantiere della nuova viabilità. I lavori sono tuttavia
ancora in corso, pertanto è urgente un intervento che possa impedire la perdita
definitiva del bene.
La delicatezza del sito del fontanile era già stata
rilevata e segnalata, anche con chiare istanze di verifica e di modifica dello
sviluppo progettuale sia da parte
dell’amministrazione comunale di Baranzate che aveva stabilito una formale
tutela alla “fascia di rispetto della testata del fontanile, che risulta
interdetta all'edificazione”, sia da parte di Regione Lombardia che da parte
del Ministero dell'Ambiente di concerto con il Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, in sede di osservazioni allo studio d’impatto ambientale
del lotto 3 (variante di Baranzate) della Rho-Monza, dove si chiedeva di
formulare “una soluzione progettuale alternativa che miri alla tutela del
locale sistema di fontanili, in particolare il Testa di Vialba”. Osservazioni evidentemente
non tenute in considerazione, se è vero che solo in extremis l'intervento di
cittadini, nonché l’esposto formale di Legambiente reso alle autorità di
polizia locale e forestale, ha impedito la colmata della testa del fontanile
arginando solo momentaneamente il rischio di danni ancora più gravi.
In allegato: fotografia
del complesso scattata in data 15 aprile 2016 nell'ambito del cantiere
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