Milano, 8
ottobre
2015
Comunicato stampa
E' stato condiviso oggi da una vasta platea di associazioni ambientaliste e organizzazioni no-profit attive in campo ambientale un appello contro quello che a molti appare come l'ennesimo ecomostro stradale: il collegamento Vigevano-Malpensa, che attraversa territori agricoli pregiati tra Parco Sud Milano e Parco del Ticino. L'occasione è stata costituita dall'annuale incontro di Fondazione Cariplo con le organizzazioni di area ambientale. La allarmante situazione è stata esposta alla presenza dei dirigenti della Fondazione, le cui erogazioni sono state spesso legate a progetti per la cura e la connessione ecologica proprio in questo ambito. Gli ambientalisti e le organizzazioni no-profit hanno condiviso le preoccupazioni delle imprese agricole dell'abbiatense, ovvero che questa infrastruttura possa compromettere i delicati equilibri dell'area agricola più pregiata della città metropolitana milanese. "Sarebbe paradossale che nel 2015, in cui il mondo celebra l'anno internazionale del suolo e Milano vede chiudersi una esposizione universale interamente dedicata al cibo, questo territorio venisse ferito da una infrastruttura che rispetto a queste risorse si mostra del tutto indifferente" conclude l'appello, che chiede di spostare le risorse economiche pubbliche per la realizzazione della superstrada verso progetti più compatibili di razionalizzazione della viabilità e del trasporto collettivo.
Di seguito
il testo dell'appello:
Appello per la difesa del suolo e del paesaggio agricolo abbiatense
Nella città
metropolitana milanese
esiste un territorio agricolo estremamente pregiato, punteggiato
di cascine
secolari nelle quali vivono da generazioni le medesime famiglie
di agricoltori
dedite al miglioramento funzionale e all’ammodernamento delle
strutture aziendali.
Ci troviamo di fronte ad un modello agricolo contraddistinto da
vasti
appezzamenti di terreno coltivato, con aziende di medie e
piccole dimensioni,
custodi dei paesaggi agrari che oggi sono interamente ricompresi
nel territorio
di due parchi regionali: il Parco del Ticino e il Parco Agricolo
Sud Milano.
Questo
irripetibile e vitale mosaico
paesaggistico, che beneficia di una particolare fertilità dei
suoli e ricchezza
del reticolo irriguo, è ora seriamente minacciato da un nuovo
collegamento stradale,
quello tra Vigevano, Albairate e Magenta, che rappresenta il
proseguimento - a
sud della A4 - della superstrada Boffalora – Malpensa. Questo
progetto, già
finanziato dal CIPE e posto in carico ad ANAS, ha la pretesa di
affrontare nodi
viabilistici reali, tutti risolvibili con interventi puntuali di
decongestionamento e circonvallazione sulla viabilità esistente,
ma sceglie di
farlo con una nuova infrastruttura lineare la quale, correndo a
ridosso del
confine tra Parco del Ticino e Parco Sud, tronca o compromette
molte
connessioni ecologiche e paesaggistiche tra le due aree
protette.
Il dichiarato
beneficio di questa nuova
opera non appare supportato da una seria valutazione di
efficacia in ordine ai
costi, economici e ambientali, che la sua realizzazione
comporta: ad esempio
per quanto riguarda la frammentazione dei fondi agricoli, la
riduzione di
superfici coltivabili, la perdita di superfici per la gestione
dei reflui
zootecnici, la maggior dipendenza da importazioni di foraggi,
l'interferenza
con l'infrastruttura irrigua che mette a rischio il tipico
sistema di
irrigazione per scorrimento, che risulta qui particolarmente
appropriato a
perpetuare la fertilità e la produttività della terra. Nel
delicato equilibrio
entro cui le aziende agricole riescono a generare il loro
reddito, ogni aumento
di costi aziendali potrebbe risultare critico perfino per la
sopravvivenza di
molte imprese.
Stiamo
parlando di aziende che hanno
dimostrato in più occasioni, anche con progetti ammessi al
sostegno di
Fondazione Cariplo e con l'utilizzo coordinato di fondi UE per
lo sviluppo
rurale, di saper costruire distretti e alleanze virtuose,
finalizzate al
recupero e alla valorizzazione degli elementi agroecologici del
paesaggio,
all'introduzione di tecniche di coltivazione sostenibili, alla
conversione al
biologico e alla valorizzazione turistica del territorio,
stringendo alleanze
con organizzazioni di consumatori, distretti di economia sociale
e associazioni
ambientaliste, oltre che con i parchi e le altre istituzioni di
governo
territoriale, con una vitalità e una partecipazione che ha
saputo mantenere
vivo e vivace il sistema di relazioni e di custodia del
territorio anche nei
momenti più difficili di crisi economica. Non stupisce perciò
che siano state
proprio le aziende agricole, e le loro organizzazioni, a
prendere parola per
chiedere che la nuova strada non venga realizzata, e affinchè le
risorse
pubbliche stanziate vengano collocate in modo mirato alla
risoluzione dei nodi
critici, come l'attraversamento di centri urbani e
l'eliminazione delle
intersezioni semaforiche. Resta ancora non attuato anche il
collegamento dei
maggiori centri al servizio ferroviario suburbano, che oggi si
attesta ad
Albairate, sebbene l'infrastruttura ferroviaria esista e
richieda solo degli adeguamenti
per servire le città di Abbiategrasso e Vigevano.
Il progetto di
questa infrastruttura
rappresenta una minaccia per un percorso di miglioramento
ecologico del
territorio mirabilmente costruito dal basso; è inoltre un
progetto obsoleto,
che non tiene conto delle nuove prospettive di sviluppo della
mobilità di cui
la città metropolitana dovrà farsi carico, non compatibili con
l'aumento di
traffico e degli impatti dell'infrastruttura su suolo,
biodiversità e salute
umana. Inoltre, il problema dei mutamenti climatici ci impone,
ora, di ridurre
il consumo di combustibili fossili e di favorire progetti
virtuosi per la
riduzione dell'uso dell'auto anziché a favore.
Il territorio
rurale abbiatense è oggi
un laboratorio di sviluppo di produzioni sostenibili e di
ricostruzione delle
connessioni ecologiche del paesaggio agrario. La sua
collocazione entro la
città metropolitana deve rappresentare una opportunità in più e
non una
minaccia per la perpetuazione del paesaggio agricolo. Sarebbe
paradossale che
nel 2015, in cui il mondo celebra l'anno internazionale del
suolo e Milano vede
chiudersi una esposizione universale interamente dedicata al
cibo, questo
territorio venisse ferito da una infrastruttura che rispetto a
queste risorse
si mostra del tutto indifferente.
CHIEDIAMO
PERTANTO DI CANCELLARE IL
PROGETTO ANAS PER UNA NUOVA SUPERSTRADA TRA VIGEVANO E MALPENSA,
E DI
PROGETTARE LE INFRASTRUTTURE UTILI SENZA PER QUESTO NEGARE IL
RISPETTO DOVUTO
ALLA STORIA, ALLE TRADIZIONI E ALLE RISORSE NATURALI DI QUESTO
TERRITORIO
Sottoscrivono
il presente appello
i rappresentanti delle associazioni:
Legambiente
Lombardia
VAS Lombardia
WWF Lombardia
Italia Nostra Milano-Cintura Metropolitana
Acli Anni Verdi
FAI Lombardia
AmbienteAcqua ONLUS
Alchimia Cooperativa Sociale ONLUS
Forum Cooperazione Tecnologia
Associazione 100 Cascine
Cooperativa Eliante
Venti Sostenibili
Eco dalle Città
Progressi.org
Coop Soc. Praticare il Futuro
(seguono adesioni individuali)
riunite oggi, 8
ottobre 2015, a Milano presso la sede della Fondazione Cariplo,
in occasione
dell’incontro annuale tra la Fondazione e le organizzazioni
private no profit
attive in campo ambientale.
WWF Lombardia
Italia Nostra Milano-Cintura Metropolitana
Acli Anni Verdi
FAI Lombardia
AmbienteAcqua ONLUS
Alchimia Cooperativa Sociale ONLUS
Forum Cooperazione Tecnologia
Associazione 100 Cascine
Cooperativa Eliante
Venti Sostenibili
Eco dalle Città
Progressi.org
Coop Soc. Praticare il Futuro
(seguono adesioni individuali)
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