Milano, 13 ottobre
2015
COMUNICATO
STAMPA
La città tedesca presenta la sua strategia di adattamento climatico
Al
centro delle città del futuro? La gestione delle acque di pioggia
Milano come Essen? E’ la sfida che
Legambiente e Gruppo CAP lanciano da Expo immaginandosi, anche per la nuova
Città Metropolitana, un cambio di passo nella gestione delle acque come quello
che ha consentito a Essen, grande centro nella metropoli della Ruhr di ottenere
dalla Commissione Europea il riconoscimento di European Green Capital 2017, come ha spiegato questa mattina la
vicesindaca Simone Raskob nel
convegno promosso da CAP e Legambiente a Cascina Triulza in Expo. Il programma
ambientale della città tedesca che ha maggiormente impressionato la giuria
prevede di gestire in maniera differenziata l'acqua di pioggia, a partire da un
primo obiettivo che fissa al 15% la quota di acque piovane da sottrarre al
sistema misto di fognature da qui al 2020. Lo sforzo sarà quello di trovare le
soluzioni innovative capaci di permettere a queste acque di arrivare in falda o
di essere recapitate ai corsi d’acqua naturali senza sovraccaricare il sistema
dei collettori e dei depuratori, e dilazionandone la restituzione così da
attenuare le piene fluviali e i connessi rischi di esondazione. Fra le
soluzioni adottate c'è lo sviluppo di infrastrutture verdi urbane, che
affiancano alla tradizionale funzione del verde, pubblico e privato, anche la
gestione delle acque piovane con soluzioni quali il ricorso a trincee drenanti,
tetti verdi, bacini di ritenzione, rinaturalizzazione, scopertura ed espansione
dei corsi d'acqua.
“Quello tra le città e la gestione delle
acque è sempre stato un rapporto delicato – dichiara Alessandro Russo, presidente CAP Holding - tanto più oggi che
dobbiamo pensare al superamento degli stretti confini amministrativi per un
approccio su scala di bacino, costruendo un vero smart land. Un territorio
intelligente in cui i temi dell’acqua possano essere affrontati in modo
integrato. Da parte nostra – continua Russo – in qualità di gestore del
servizio idrico affermiamo da tempo che siamo pronti ad occuparci per esempio
delle acque meteoriche, la cui gestione oggi è parcellizzata fra troppi enti
diversi. L’esempio di Essen è illuminante: si tratta di un’area urbanizzata che
per dimensioni e densità è molto simile alla nostra e rappresenta senz’altro un
modello stimolante”.
Oggi la sfida è quella di governare i
processi di trasformazione urbana progettando un'infrastruttura idrica
intelligente e diffusa, che trattenga le acque piovane, le gestisca, ne
contempli il riutilizzo per usi compatibili, crei nuovi paesaggi urbani che
assecondino e moderino i deflussi. Il tema non è solo quello di 'contenere' le
acque attraverso la proliferazione di vasche e bacini artificiali, ma di
introdurre i concetti di resilienza idrica nei criteri di progettazione ed
esecuzione di edifici, quartieri, e soprattutto nella rigenerazione di intere
parti di città, riducendo l'impermeabilizzazione delle superfici e consentendo
di gestire in modo efficace ed ecologico la circolazione idrica, ed aumentando
la sicurezza a tutto beneficio dei cittadini, rispetto ai rischi connessi ai
fenomeni climatici estremi.
“Occorre disegnare un progetto delle
acque di città che sia capace di rispondere in modo non rigido agli impulsi
meteoclimatici, garantisca miglior efficienza d'uso della risorsa e una
superiore qualità delle acque restituite ai corpi idrici – insiste Damiano Di
Simine, presidente Legambiente Lombardia -. Per questo oggi prendere esempio da
città virtuose come Essen è prioritario per un’area come quella metropolitana
di Milano, che ad ogni fenomeno di pioggia intensa vede allagarsi i propri
quartieri proprio a causa della pervasiva cementificazione e
impermeabilizzazione dei suoli e delle aree fluviali. Occorre un ripensamento
degli approcci ingegneristici puri con cui fino ad oggi si sono disegnate le
reti scolanti, e per farlo bisogna pensare alle città come organismi complessi
e capaci di adattarsi al clima che cambia: per questo non basta più pensare di
gestire lo smaltimento delle acque solo realizzando tubi che scaricano verso i
comuni a valle, l'acqua deve essere invece trattenuta, gestita, e se possibile
utilmente impiegata”.
Ufficio Stampa Gruppo CAP
Ufficio stampa Legambiente Lombardia Scarica la presentazione di Essen
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