L'origine della maxi chiazza nel Sebino non ha ancora una causa
precisa. E la mole delle incognite irrisolte s'intensifica sempre più.
La macchia persiste, si è frammentata ma continua a galleggiare sul lago
d'Iseo. Ed ora ecco un altro mistero: l'acqua è diventata rossa. Onde
color ruggine. Odore che pare metallico. Patina giallastra in
superficie.
Sotto controllo finiscono anche i sistemi di purificazione industriale.
Ieri mattina il distaccamento di Darfo Boario Terme dell'Arpa ha
eseguito nuovi rilievi spingendosi all'interno del canale industriale di
Pisogne. Alcuni campioni sono stati raccolti anche ad Esine, nel punto
d'inizio del condotto artificiale. Forse l'intenzione è quella di fare
un raffronto.
I prelievi di ieri mattina si aggiungono a quelli raccolti martedì.
Lunedì invece nuove indagine verranno eseguite sul fondale del lago.
I primi esami condotti sulle acque del Sebino scartano l'ipotesi che si
tratti di mucillagine o altro materiale algale. «Cerchiamo ancora», sono
le parole di Giulio Sesana, direttore di Arpa Brescia. I parametri
riscontrati relativi ai valori dei coliformi fecali allontanerebbero
anche l'ipotesi di malfunzionamenti del sistema fognario. Tesi negata
anche dall'Amministrazione comunale di Pisogne: «L'impianto fogne non
c'entra - riferiscono -, non ci sono stati guasti».
L'assessore all'Ambiente Elio Musati invita a mantenere la calma: «Non
creiamo allarmismi, la situazione è sotto controllo. Attendiamo i
risultati delle analisi».
E mentre in laboratorio si continua a indagare, i carabinieri della
Compagnia di Pisogne e la Polizia locale ieri pomeriggio hanno
controllato, coadiuvati da due operatori dell'Arpa, il sistema pubblico
di depurazione collocato a Costa Volpino.
Sotto la lente d'ingrandimento sono finiti anche gli impianti privati
visto che è stato disposto l'accertamento di alcuni sistemi di
purificazione industriale collocati nel territorio compreso tra Lovere e
Pisogne. Per il direttore dell'Arpa Giulio Sesana «non si deve
scartare nessuna ipotesi».
Per l'Autorità del Bacino Lacuale dei laghi d'Iseo, Endine e Moro
«l'ennesimo polverone sollevato da Legambiente si sgonfia come un
pallone bucato dopo le analisi dell'Arpa». Non tarda ad arrivare la
risposta del presidente di Legambiente Basso Sebino: «L'Agenzia
regionale per la protezione dell'ambiente - spiega il presidente Dario
Balotta - non sgonfia niente. Ad ora riescono a dire che non c'è nessuna
alga. Se queste sono illazioni allora qualcuno mi spieghi che cos'è
quella striscia sul lago. Qualcuno mi dica cosa ha colorato di rosso le
acque».
Tra attacchi, contrattacchi, ipotesi e probabilità, la macchia del lago
resta un mistero. Un giallo che si fa sempre più «rosso».
Fonte: Giornale di Brescia.it - articolo di Federica Bonetti del 20 aprile 2013
"Sulla sua pelle scorreva acqua quasi a coprirlo come una veste intangibile e fresca".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA
SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA DOSSIER - ACQUA E AGRICOLTURA Occorre ridurre i fabbiso...
-
Milano, 26 novembre 2018 Mercoledì 28 novembre, Palazzo Reale - Milano Appuntamento per la stampa ore 12.00 Un’occasione...
-
DOSSIER CITTA’ E CLIMA 2022: Legambiente: “Periodi prolungati di siccità, ondate di calore, violente piogge ed esondazioni, black o...
-
1. E’ tornato di moda bere l’acqua del rubinetto, ma che qualità ha a Monza? Le informazioni riportate dal sito web di Agam, integrate da a...
Nessun commento:
Posta un commento