COMUNICATO STAMPA
L’ULTIMA CANZONE DELLO STORICO GRUPPO È
UN MESSAGGIO AMBIENTALISTA PER DIRE BASTA ALL’ECONOMIA CHE DISTRUGGE IL PIANETA
Milano, 25 giugno 2018 - I fondi di caffè diventano “funghi prelibati”, “il
torsolo sputato” si trasforma in combustibile per gli autobus. Non sono solo le
immagini un po’ paradossali della nuova canzone di Elio e le Storie tese, ma la
base del primo progetto infinito-musical-ambientalista
del leggendario gruppo di Elio e le Storie Tese che - in uscita dalla scena musicale italiana – ha
pensato di scrivere la sua ultima
canzone per Legambiente. Un finale super ecologista per parlare in musica
dell’economia del futuro, quella circolare, dove quello che fino a ieri veniva
considerato un rifiuto può ridiventare materia prima e tornare nel circuito
produttivo. Un modello che cambia radicalmente il concetto di economia lineare che
distrugge l’ambiente, le persone, il pianeta.
E quale migliore
occasione se non quella in cui si sta per diventare un “prodotto a fine ciclo”
per lanciare una canzone infinita e trasformarsi così il primo gruppo
compostabile della storia della musica italiana? Così – grazie a Legambiente - Elio e le
Storie Tese da oggi diventano Elio e le
Storie Circolari, mentre la Canzone
Circolare è la prima canzone che potrà essere suonata e ripresa
all’infinito, proprio come una lattina di alluminio che si può riciclare per
sempre.
Il progetto è
stato presentato oggi a Milano presso il
Cinemino dal gruppo di Elio e le
Storie Tese, insieme al Presidente e
al Direttore di Legambiente, Stefano Ciafani e Giorgio Zampetti. Ideato
dall’agenzia creativa Kfield-Ideificio, nasce per raccontare plasticamente e
attraverso la musica cosa vuol dire l’economia circolare. Il gruppo, al termine
della Canzone Circolare, lancia l’appello a tutti i colleghi musicisti - noti e meno noti, professionisti e dilettanti,
stonati e intonati - a riprendere le ultime note del brano e crearne uno
nuovo. Tutti potranno mandare il loro
componimento al sito di Legambiente (www.canzonecircolare.legambiente.it)
e contribuire così al grande progetto per promuovere l’economia circolare.
“Non appena si è sparsa la voce che eravamo
al canto del cigno”, raccontano i membri
del gruppo, “gli amici di Legambiente - che di cigni se ne intendono - hanno equivocato pensando che volessimo
scrivere una canzone per loro. Dal qui pro quo è nata però l’idea e abbiamo
pensato che la nostra ultima canzone poteva essere la prima canzone
compostabile della storia della musica leggera italiana. Abbiamo quindi
composto la Canzone Circolare che, a differenza di ‘La musica che gira intorno’ di Ivano Fossati, è un brano
compostabile al 100%, nel senso che tutti i musicisti all’ascolto sono
cordialmente invitati a prenderne un pezzo e crearne una nuova”.
“La Canzone Circolare - dichiara Stefano
Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente – è un progetto che unisce
musica e ambiente, con l'obiettivo di sensibilizzare, artisti e cittadini, sul
tema dell'economia circolare e del riciclo coinvolgendoli in prima persona. La
musica può cambiare il mondo e la percezione dei problemi. Fece così Bob Geldof
nel 1985 con il Live Aid incentrato sul problema della fame in Etiopia e nel
2005 con il Live 8 per chiedere al G8 di azzerare il debito dei paesi poveri.
Con l'ultima canzone di Elio e le Storie Tese, che ringraziamo per il dono alla
nostra associazione, vogliamo organizzare virtualmente un evento musicale, una
sorta di Live Circular, per dar voce
e musica, attraverso un progetto corale e innovativo, all'economia circolare,
un nuovo modello di sviluppo economico senza rifiuti, in cui tutto si rigenera
e nulla si smaltisce. Questa rivoluzione, partita con le nuove direttive
europee da poco approvate, vede giocare l'Italia in un ruolo di primo piano: il
nostro Paese, infatti può avvalersi di tante esperienze di successo praticate
da Comuni, società pubbliche e imprese private, che ne fanno la culla della
nascente economia circolare del vecchio continente".
La prima ripresa della Canzone Circolare è arrivata subito nel corso della
conferenza stampa dove la ‘No singer
band’ con Presidente e Direttore di Legambiente, rispettivamente alla chitarra
elettrica e al basso, ha eseguito il primo riciclo della canzone di Elio e
le Storie Circolari.
La Canzone Circolare è accompagnata da
un video-clip ( https://youtu.be/Yr9DmT-UdrQ ) che riecheggia nel tratto un videogioco anni ’80, gli
anni in cui è nato il gruppo di Elio e le Storie Tese, ma anche gli anni
dell’edonismo reaganiano, in cui il neoliberismo diventa il nuovo credo:
crescita illimitata, aumento dei consumi e quindi dei rifiuti a livello
globale. Gli anni in cui la tutela dell'ambiente veniva dai più percepita
come un concetto elitario e come ostacolo allo sviluppo senza freni. Ma sono
anche gli anni in cui viene pubblicato il primo testo di Walter Stahel che
teorizza l'Economia Circolare.
Scheda. Che cos’è l’economia
circolare
Passare dalla linea al cerchio:
da un modello economico lineare basato su "produci/consuma/getta via" destinato a scontrarsi con la
limitatezza delle risorse naturali, gli impatti ambientali e la gestione sempre
più problematica di quantità sempre più grandi di rifiuti, a un altro - quello
circolare appunto - rigenerativo e ricostitutivo nel quale il cerchio si
chiude.
L'economia circolare non propone
aggiustamenti per ridurre gli impatti
ambientali prodotti dal sistema economico lineare, ma rappresenta un cambiamento sistemico, una rivoluzione sostenibile,
che ridefinisce processi produttivi e servizi, re-immette le risorse nel ciclo,
generando opportunità economiche e benefici per l'ambiente e la società.
L’economia circolare rappresenta
una straordinaria occasione per compiere l’auspicata
rivoluzione nell’ottimizzazione dell’uso di risorse naturali e nella gestione
dei rifiuti, rottamando l’utilizzo della discarica e della combustione dei
rifiuti a fini energetici, ma non solo.
Si pone tra gli obiettivi la lotta allo spreco di cibo, la raccolta
separata della frazione organica, l’allungamento della vita dei prodotti,
impone vincoli alla riciclabilità e riparabilità dei beni, mettendo fine al
fenomeno della durabilità programmata.
Ulteriore aspetto è rappresentato dal vantaggio
in termini di competitività, innovazione e risparmio economico. Per
praticarla concretamente occorre però avere un’idea chiara e progettata dei
processi di produzione e dei servizi da attuare. Quelli che prima erano rifiuti o scarti di
cui disfarsi mandandoli in discarica o bruciandoli, diventano nuova materia
prima utilizzabile per altri cicli produttivi e nuovi prodotti. Il recupero e
il riutilizzo diventano parte integrante dei processi, insieme alle misure
volte ridurre i costi di produzione, la dipendenza dalle materie prime vergini,
dare impulso alla crescita di opportunità lavorative, al contenimento
dell’inquinamento proveniente dai rifiuti e dalle emissioni del processo
produttivo.
Ambiente, economia e contesto
sociale sono gli ingredienti di base dell’economia circolare.
Per questo la prospettiva dell’economia circolare oggi rappresenta una
grande opportunità per il nostro Paese, anche in termini di nuova occupazione e
risoluzione di storici problemi (gestione dei rifiuti, reperibilità delle
materie prime, efficienza energetica, ecc.).
#canzonecircolare
Ufficio stampa Legambiente
Lombardia
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