MILANO, 09 FEBBRAIO 2018
COMUNICATO STAMPA
L’appello di Legambiente: “Prima di tutto gli interessi pubblici: trasparenza
di gestione, depurazione efficace e innovazione tecnologica”
Regione Lombardia dovrà
rispondere al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare circa
le criticità che ancora persistono nella provincia di Varese. Questo a seguito
della richiesta degli Amici dell’Olona di avere chiarimenti sulla difficile
situazione della qualità delle acque varesotte. Per troppi anni questi
territori sono stati soggetti ad interessi privati locali che hanno ritardato
programmi d’investimento seri e qualificati, che portassero alla risoluzione
dei problemi annosi legati alla gestione delle acque reflue e degli scarichi. Va
riconosciuto che in questo contesto difficile gli uffici tecnici di Regione
Lombardia hanno cercato, seppur timidamente, di porre all’ordine del giorno
della politica quella che rappresenta una vera e propria emergenza ambientale
nel sistema idrico di questo pezzo di regione.
«Attualmente oltre un terzo dei depuratori operanti nel bacino
Olona-Bozzente-Lura presenta anomalie o malfunzionamenti rilevati da Arpa,
circostanza che non permette il miglioramento dello stato delle acque.
– dichiara Lorenzo Baio, settore acqua
Legambiente Lombardia – Avere un gestore
certo, capace di innovazione e di attivare reali investimenti sul territorio è
fondamentale. Per questo ci auguriamo che
con il lento risolversi dei ricorsi fatti dalle aziende locali (da ultimo
quella di ASPEM a Varese), che hanno di fatto impedito fino ad oggi il
funzionamento di ALFA, si spezzi quel circolo vizioso che ha bloccato qualsiasi
investimento rilevante nel sistema idrico».
E’ chiara la difficoltà di
Regione Lombardia a promuovere le operazioni societarie di aggregazione nella
Provincia di Varese e non è la prima volta che le associazioni locali,
Legambiente e gli Amici dell’Olona in particolare, denunciano le condizioni del
fiume insostenibili, alle quali diventa sempre più urgente porre rimedio, per
il benessere dell’intero ecosistema.
«Ben venga la risposta del
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la richiesta
di aggiornamento fatta a Regione Lombardia circa lo stato di attuazione del SII
in provincia di Varese. – sottolinea Alberto
Ambrosetti, presidente del Circolo Legambiente Valle Olona – Forse la stessa domanda andrebbe posta agli
amministratori di Busto Arsizio e Gallarate che ancora oggi, trent’anni in
ritardo sul resto della regione, pensano di affidare la gestione del SII alle
piccole aziende locali preda di potentati locali. Ci farebbe piacere che anche i
partiti politici tutti s’impegnassero formalmente a mettere nei loro programmi,
come priorità, il risanamento dei corsi d’acqua nel bacino dell’Olona a partire
dalla risoluzione di queste lotte di potere che fanno male a tutti».
Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti
Cell. 3498172191
Tel. 02 87386480
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