Milano,
14 luglio 2017 Comunicato stampa
Sostenibilità ambientale,
agricoltura sociale e di qualità, turismo dolce e sostenibile le chiavi del successo
delle pratiche virtuose dell’arco Alpino
premiate da Legambiente: in Lombardia bandiera verde a Castello dell'Acqua (So). Assegnate due bandiere nere: Comune di Livigno e Provincia di Sondrio
Legambiente:
“Le Alpi risentono sempre di più degli effetti dei cambiamenti climatici.
Urgente
definire una politica nazionale che valorizzi le aree montane e coinvolga le
comunità locali, replicando quegli esempi virtuosi già avviati sul territorio”
In Lombardia l’unica
bandiera verde per il 2017 se
l’aggiudica il comune di Castello dell’Acqua (SO), per l’impegno nell’incentivare un turismo
sostenibile in Valtellina con il mantenimento della rete sentieristica. Mentre
le bandiere nere sono due: una va al Comune
di Livigno (SO), che, andando contro tutti i pareri degli enti di tutela,
ha approvato la costruzione di un impianto sciistico su di un sito Natura 2000,
costituito da pascoli, antichi nuclei abitati, ed habitat di tanti animali
alpini. Bandiera nera anche alla Provincia
di Sondrio per aver consentito, con l'approvazione della proposta di
aggiornamento del Piano Cave il 27/9/2016, l'ampliamento degli ambiti e
l'estrazione di quantitativi abnormi dalle cave in Comune di Novate Mezzola, in
Valchiavenna. Sono questi i
vessilli che oggi Legambiente ha consegnato in occasione della partenza della
Carovana delle Alpi, la campagna annuale sullo stato di salute dell'arco
alpino, che anche quest'anno torna a segnalare le situazioni più virtuose assegnando le Bandiere Verdi, e le realtà peggiori, quelle che mettono
in campo le scelte più impattanti, che aumentano il consumo di suolo, che
incidono pesantemente sulla qualità ambientale e sociale della vita in
montagna, e che si fregiano quindi delle
Bandiere Nere.
C'è
un patrimonio inestimabile sulle montagne: ci sono paesaggi meravigliosi,
culture antiche, beni storici e architettonici diffusi, ma anche competenze
particolari che garantiscono al turista e al viaggiatore esperienze memorabili;
ci sono imprese moderne e sostenibili, capaci di muovere l'economia
valorizzando le opportunità e le conoscenze territoriali più virtuose. Ci sono
nuove esperienze di recupero agricolo e agroalimentare di qualità. Ci sono,
insomma, realtà virtuose e lungimiranti che vivono la montagna senza sfruttarla
e, anzi, valorizzandone aspetti e caratteristiche peculiari, spesso
accompagnate da attività innovative e tecnologicamente avanzate in campo
energetico o dell’economia circolare. E poi ci sono "i pirati",
quelli che con le loro scelte minacciano questo inestimabile e irripetibile
patrimonio.
"Il
progetto di impianto sciistico in Vallaccia a Livigno. - dichiara Damiano Di Simine, responsabile scientifico
di Legambiente Lombardia – E' l’immagine perfetta di un modello turistico
vorace, che non mette in conto né i limiti naturali, né i vincoli
paesaggistici. Crediamo che per queste aspettative esasperate di sfruttamento
del territorio non debba esserci più cittadinanza nell’arco alpino".
“I
nostri riconoscimenti vanno a chi, con passione e intraprendenza, ha voluto
qualificare la propria attività nello spazio montano – dichiara Lorenzo Baio, coordinatore degli eventi
lombardi della Carovana delle Alpi – ma nella montagna lombarda albergano
gravi contraddizioni, che il dossier di Carovana delle Alpi 2017 mostra
ampiamente. In primo luogo a carico del territorio, malamente sfruttato, che
avrebbe ben altre potenzialità da valorizzare che non essere sventrato da cave
o compromesso da impianti sciistici già adesso obsoleti”.
Dossier
completo al sito: https://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/dossier_bandiere_2017_-def-3.pdf
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Ufficio stampa Legambiente
Lombardia
Silvia Valenti
Cell. 3498172191
Tel. 02 87386480
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