L’aula di Strasburgo, pur non avendo potere legislativo, si è espressa in un voto di indirizzo da cui è scaturita una deliberazione fondamentale per la normativa sulle risorse idriche. Ad oggi, infatti, in alcuni Paesi europei è addirittura un problema avere accesso ad acqua potabile e in altri è il tema della privatizzazione del bene pubblico rappresentato dalle risorse idriche, a destare preoccupazione.
Nel testo si invita la Commissione a «proporre una legislazione che attui il diritto umano all’acqua e ai servizi igienici, come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e di promuovere la fornitura di acqua e servizi igienici, come servizi pubblici essenziali per tutti e …..di tenere l’acqua fuori dalle discussioni relative agli accordi commerciali con gli Stati Uniti (il TTIP).».
La mozione è il frutto del lavoro della campagna "Right2Water", che ha raccolto più di un milione e 800mila firme (per arrivare in aula servono un milione di firme).
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