Milano, 5 agosto 2015
Comunicato
stampa
In
Lombardia, Legambiente assegna 3 bandiere nere ai nemici della
montagna e una
bandiera verde
Alpi,
tra turismo sostenibile e imprenditoria di qualità e sfregi al
territorio
In
Lombardia l’unica bandiera verde per il 2015 se l’aggiudica il polo culturale Mercatorum
e Priula –
"Vie di Migranti, Artisti, dei Tasso e di Arlecchino",
mentre le
bandiere nere sono ben tre: ai Comuni di
Bossico e Rovetta (Bg), al Comune di
Valvestino (Bs) e
una condivisa
tra Lombardia e Trentino
e Alto Adige/
Südtirol
per
la proposta di scissione e
declassamento del Parco dello Stelvio. Sono questi i vessilli
che oggi
Legambiente ha consegnato in occasione della partenza della
Carovana delle
Alpi, la campagna
annuale sullo stato di
salute dell'arco alpino, che anche quest'anno torna a
segnalare le situazioni
più virtuose assegnando le Bandiere Verdi, e le realtà peggiori, quelle che mettono in campo
le scelte più
impattanti, che aumentano il consumo di suolo, che incidono
pesantemente sulla
qualità ambientale e sociale della vita in montagna, e che si fregiano quindi delle Bandiere Nere.
C'è un
patrimonio inestimabile sulle
montagne: ci sono paesaggi meravigliosi, culture antiche, beni
storici e
architettonici diffusi ma anche competenze particolari che
garantiscono al
turista e al viaggiatore esperienze memorabili; ci sono imprese
moderne e
sostenibili, capaci di muovere l'economia valorizzando le
opportunità e le
conoscenze territoriali più virtuose. Ci sono nuove esperienze
di recupero
agricolo e agroalimentare di qualità. Ci sono, insomma, realtà
virtuose e
lungimiranti che vivono la montagna senza sfruttarla e, anzi,
valorizzandone aspetti
e caratteristiche peculiari, spesso accompagnate da attività
innovative e
tecnologicamente avanzate in campo energetico o dell’economia
circolare. E poi
ci sono "i pirati", quelli che con le loro scelte minacciano
questo
inestimabile e irripetibile patrimonio.
"Il dossier di
Carovana delle Alpi
2015 mostra un panorama a luci ed ombre. Certamente continuare a
investire in
nuove colate di cemento e in altre grandi infrastrutture
stradali per aumentare
l'attrattività turistica corrisponde ad una ipotesi di sviluppo
obsoleta, anzi
decisamente sorpassata – ha dichiarato il presidente
nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - Non è
sfregiando
ulteriormente il territorio che potremo rispondere alla attuale
crisi
economica, ma bensì con una visione più ampia e lungimirante
dello sviluppo
imprenditoriale montano, con una strategia basata sulla
valorizzazione della
natura e sul protagonismo delle comunità locali, capaci di
creare connessioni
tra arte, cultura, tradizioni, ambiente e enogastronomia. Al
contrario, applicare
il modello consumistico di pianura alle località di montagna può
essere
doppiamente stupido, perché si perde la specificità su cui
sviluppare il
rilancio, e soprattutto perché si impedisce alla montagna di
fare il suo
mestiere di prevenzione rispetto alla sicurezza della pianura
(dissesto in
primis), per cui il consumo e l'impermeabilizzazione del suolo
rappresentano un
pessimo affare. Il rilancio della montagna può avvenire con
successo grazie
all'adozione delle giuste politiche di tutela e all'introduzione
delle più
moderne tecnologie, come avviene da qualche anno nel settore
delle energie
rinnovabili, settore nel quale le comunità montane spiccano per
efficienza e
qualità".
La
bandiera verde 2015 in Lombardia.
Legambiente
assegna una bandiera verde al polo
culturale Mercatorum e Priula – "Vie di Migranti, Artisti, dei
Tasso e di
Arlecchino", per aver
avviato
un percorso sovracomunale di tutela delle specificità
territoriale con
la capacità di proiettare queste peculiarità locali in un
orizzonte
europeo.
Tre le bandiere nere lombarde assegnate nel 2015. Ai Comuni di Bossico e Rovetta (Bg) in Lombardia, per non avere contrastato in nessun modo il transito abusivo e invasivo dei mezzi motorizzati sui sentieri e le strade agro-silvo-pastorali (VASP) ed avere autorizzato manifestazioni motoristiche che hanno interessato prati e boschi. Un’altra bandiera nera è assegnata al Comune di Valvestino (Bs), per voler realizzare un'opera inutile, del costo di circa 33 milioni di euro, ad altissimo impatto ambientale e priva di una seria analisi dei costi-benefici del tunnel che dovrebbe unire il sud-ovest del Trentino con la Valvestino. Chiude la lista il vessillo che unisce in negativo Lombardia, Trentino e Alto Adige/ Südtirol - e che, caso eccezionale, rappresenta un bis - per la proposta e l'avallo di un processo di scissione e declassamento del più grande Parco Nazionale delle Alpi e che va quindi al governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, al presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e al presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi.
“Le Alpi
rappresentano uno scrigno di bellezze
e valori incomparabili – dichiara Lorenzo Baio, coordinatore
lombardo della
Carovana delle Alpi -. Ma anche un territorio fragile,
perchè difficile,
faticoso e legato ai dinamismi della natura. Per questo diventa
importante
valorizzarlo nel rispetto degli equilibri secolari e secondo
logiche di
accoglienza e sostenibilità. Purtroppo la montagna è sempre più
territorio di
frontiera di speculazioni edilizie e ambientazione di forme di
divertimento
poco rispettose della natura circostante. Noi crediamo sia
possibile la multifunzionalità
dell'ambiente montano, ma solo laddove ci sono regole precise e
rispetto di
queste regole”.
Dossier completo
al link http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/carovana-delle-alpi-2015
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