Milano, 28 febbraio 2014
Comunicato stampa
L’associazione ambientalista aderisce alla manifestazione NO
IKEA di domenica 2
marzo
“Inaccettabile ogni nuova perdita di superfici agricole nella provincia più asfaltata d'Italia. Se proprio bisogna costruire lo si faccia su una delle tantissime aree dismesse dell’altomilanese”
“Inaccettabile ogni nuova perdita di superfici agricole nella provincia più asfaltata d'Italia. Se proprio bisogna costruire lo si faccia su una delle tantissime aree dismesse dell’altomilanese”
Legambiente aderisce alla manifestazione indetta da associazioni e comitati che, domenica 2 marzo, si daranno appuntamento per dire il loro no al nuovo insediamento commerciale che dovrebbe sorgere in quello che resta delle ultime campagne tra Cerro Maggiore e Castellanza. Per gli ambientalisti è inconcepibile la sola idea di poter realizzare un nuovo grande polo commerciale su aree agricole in quella che risulta la provincia più urbanizzata d'Italia e con un alto numero di aree dismesse: al netto di monti e laghi, infatti, in provincia di Varese le superfici urbanizzate e asfaltate hanno superato largamente le aree agricole, addirittura con un rapporto del 200%, 2 metri quadri cementificati per ogni metro quadro agricolo. Un primato per nulla invidiabile, e che non concede spazio alle fantasie di amministratori e urbanisti disinvolti. Il nuovo polo utilizzerebbe ben 300.000 metri quadri di campi coltivati, a cui si aggiungerebbero le opere infrastrutturali per garantire l'accessibilità del sito e la gestione dei flussi imponenti di traffico di auto e di mezzi pesanti indotti dall'attività commerciale, a cui l'attuale rete stradale, già sotto stress, non sarebbe in grado di far fronte.
“Tra
crescita
insediativa, nuove autostrade e progetti aeroportuali – dichiara
Flavio
Castiglioni, membro del coordinamento provinciale di Legambiente
– l’altomilanese
oggi si presenta come un territorio ad altissima criticità
urbanistica. E'
arrivato il momento di dire stop al consumo di suolo e, semmai,
progettare la
conversione delle tantissime aree dismesse di cui il territorio
è pieno. Se
proprio si deve costruire lo si faccia utilizzando aree già
cementificate e
oggi abbandonate, o meglio ancora si converta quelle aree in
ambiti verdi
progettando un ripristino del paesaggio e della funzionalità
idrogeologica: è
su queste opere che si devono creare nuovi posti di lavoro
qualificati”.
“Il
caso
della nuova IKEA proposta a Cerro è la dimostrazione della
distanza
abissale che esiste tra le tante dichiarazioni della politica e
le decisioni concrete
degli amministratori, quando si parla di consumo di suolo –
insiste Barbara
Meggetto, direttrice di Legambiente Lombardia -. Diciamo no a
questa proposta
ma esortiamo la politica regionale a procedere con una riforma
legislativa da
noi richiesta da troppo tempo: il suolo della Lombardia deve
essere tutelato
come risorsa non disponibile per la crescita urbana”.
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