Milano,
14 Luglio 2021 - Questa mattina è stato presentato a Roma il nuovo
rapporto sul consumo di suolo redatto annualmente da ISPRA. I nuovi dati
si riferiscono al 2020, anno del debutto globale del coronavirus. E,
sorpresa, proprio in Lombardia, la regione più colpita dalla pandemia,
nonostante i blocchi e i rallentamenti delle attività produttive, ciò
che non si è mai fermato, anzi ha accelerato, è stato proprio il consumo
di suolo. Con quasi 800 ettari di suolo perso in un anno (il 20% in più
rispetto agli anni precedenti) è infatti la Lombardia a guidare la classifica italiana come regione sciupasuolo. Principale eccezione in positivo si conferma quella della città di Milano,
in cui invece il fenomeno appare sotto controllo in virtù delle scelte
urbanistiche attuate dal capoluogo (2,3 ettari consumati nel 2020 contro
i 123,3 di Roma, nello stesso anno).
"I
dati presentati oggi da ISPRA certificano l'inefficacia delle misure
legislative adottate dalla nostra regione per affrontare la piaga
ambientale del consumo di suolo - dichiara Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia
-. Soprattutto a causa dell'invasione dei campi da parte del fenomeno
emergente, quello della logistica industriale, che sembra operare in una
terra priva di regole, colonizzando con enormi capannoni vastissime
superfici agricole a ridosso delle vecchie e soprattutto nuove
autostrade regionali, a partire da TEEM e Brebemi, ed ignorando del
tutto i tantissimi siti dismessi che invece potrebbero essere
reinsediati".
Proprio
le continue pressioni alla realizzazione di nuove autostrade sono al
centro delle preoccupazioni di Legambiente: dal completamento di
Pedemontana alla nuova Cremona-Mantova e al raccordo TIBRE tra Autocisa e
Autobrennero. "Occorre fermare la proliferazione di autostrade che non
servono realmente ad affrontare problemi prioritari di mobilità o di
congestione: i progetti di nuove arterie stradali affogate nella pianura
agricola costituiscono vere e proprie piste d'atterraggio per le future
speculazioni del settore immobiliare logistico, assecondano logiche
predatorie del territorio e non sono al servizio ai cittadini e alle
imprese residenti in Lombardia" conclude Di Simine.
Il
tema del consumo di suolo sarà al centro del convegno di oggi alle 18
"Capannoni, logistica in espansione e inquinamento. dei terreni: minacce
al suolo lombardo" nell'ambito del festival internazionale DIRAMA, in
diretta sulle pagine facebook di Legambiente Bergamo e Dirama. Saranno
presenti: Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia; Paolo Falbo,
presidente Legambiente Oglio Serio che illustrerà la situazione della
campagna della bassa bergamasca, invasa dalle serre, un sistema agricolo
insostenibile per il territorio; Luigi Lengo
del circolo Legambiente Cremona, che racconterà come il proliferare dei
poli logisticiabbia forti impatti ambientali sia in termini di aumento
del traffico veicolare pesante che della cementificazione di aree verdi
destinate a capannoni; Renato Bertoglio,
circolo Legambiente Pavia, che spiegherà come nel pavese progetti
espansivi mettano fortemente a rischio la tenuta del territorio in
termini di pressione del traffico e del conseguente inquinamento; Ettore Brunelli del circolo
Legambiente Brescia che approfondirà il tema dell’allevamento intensivo
e dello spargimento di fanghi da depurazione sui campi agricoli,
pratiche che stanno impoverendo i suoli lombardi.
https://www.dirama.eu/eventi-estate/le-minacce-al-suolo-lombardo/
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