Milano, 25 luglio 2018
Legambiente: "Servono controlli più efficaci per evitare scarichi e rilasci impropri"
Questa mattina gli abitanti del Lambro si sono svegliati con una sorpresa: il fiume si è trasformato in un sentiero verde fluorescente a causa del rilascio in fognatura, nelle ore notturne, di fluoresceina, un colorante che al contatto con i raggi ultravioletti emette un'intensa fluorescenza di colore giallo-verde.
Gli enti preposti ai controlli confermano che lo scarico è avvenuto subito a nord di Milano, nella rete fognaria, ma saranno solo gli accertamenti in corso ad individuare da quale insediamento produttivo provengono.
Purtroppo è solo uno degli episodi di sversamenti riscontrati ultimamente nei fiumi lombardi. Il periodo estivo e l'allentamento dell'attività di controllo, infatti, sono un'occasione ghiotta per chi vuole disfarsi illegalmente di sostanze e prodotti derivanti da attività produttive, magari accumulate nei periodi di maggiore attività, o stipate negli scantinati da cittadini poco attenti all'ambiente.
“L'evento di oggi richiama, purtroppo, alla memoria lo sversamento di idrocarburi di Villasanta del 2010 – dichiara Barbara Meggetto presidente di Legambiente Lombardia – Fortunatamente, in questo caso, pare si tratti di un prodotto apparentemente innocuo. L'allarme e il timore di vedere compromesso l'ecosistema fluviale è grande. Chiediamo di non abbassare la guardia: qualcosa infatti, non funziona nella macchina dei controlli e dei presidi del sistema depurativo se ci ritroviamo a parlare di scarichi impropri ad ogni estate!”.
Da Legambiente si sottolinea come inciviltà e illegalità spesso vadano a braccetto. Per questo si chiede prioritariamente di potenziare il sistematico programma di verifiche degli scarichi industriali nel bacino del Lambro (e anche del Po), per reprimere i fenomeni di illegalità che si ripetono con frequenza e spingere affinché si raggiunga in tempi ragionevoli l'obiettivo di qualità “buono” imposto dall'Unione Europea partendo proprio dal caso emblematico del fiume Lambro.
Gli enti preposti ai controlli confermano che lo scarico è avvenuto subito a nord di Milano, nella rete fognaria, ma saranno solo gli accertamenti in corso ad individuare da quale insediamento produttivo provengono.
Purtroppo è solo uno degli episodi di sversamenti riscontrati ultimamente nei fiumi lombardi. Il periodo estivo e l'allentamento dell'attività di controllo, infatti, sono un'occasione ghiotta per chi vuole disfarsi illegalmente di sostanze e prodotti derivanti da attività produttive, magari accumulate nei periodi di maggiore attività, o stipate negli scantinati da cittadini poco attenti all'ambiente.
“L'evento di oggi richiama, purtroppo, alla memoria lo sversamento di idrocarburi di Villasanta del 2010 – dichiara Barbara Meggetto presidente di Legambiente Lombardia – Fortunatamente, in questo caso, pare si tratti di un prodotto apparentemente innocuo. L'allarme e il timore di vedere compromesso l'ecosistema fluviale è grande. Chiediamo di non abbassare la guardia: qualcosa infatti, non funziona nella macchina dei controlli e dei presidi del sistema depurativo se ci ritroviamo a parlare di scarichi impropri ad ogni estate!”.
Da Legambiente si sottolinea come inciviltà e illegalità spesso vadano a braccetto. Per questo si chiede prioritariamente di potenziare il sistematico programma di verifiche degli scarichi industriali nel bacino del Lambro (e anche del Po), per reprimere i fenomeni di illegalità che si ripetono con frequenza e spingere affinché si raggiunga in tempi ragionevoli l'obiettivo di qualità “buono” imposto dall'Unione Europea partendo proprio dal caso emblematico del fiume Lambro.
Ufficio stampa Legambiente
Lombardia
Tel. 02 87386480
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