MILANO, 25 MAGGIO 2018
COMUNICATO STAMPA
Imputati ancora una volta i motori diesel
Legambiente: “Iniziamo informare
i cittadini, nelle giornate di sole, tra pomeriggio e prima serata, meglio
trovare rifugio dallo smog”
È implacabile,
come il susseguirsi delle stagioni, il calendario estivo dello smog in
Lombardia. Complice le cambiate condizioni atmosferiche, comincia la conta dei
giorni di superamento dei livelli di riferimento per
l'inquinamento da ozono (fissato in 120 microg/mc come media di otto ore,
da non superarsi per più di 25 giorni all'anno). L'ozono è un inquinante secondario,
generato dalle reazioni atmosferiche, in presenza di luce, a partire dalla NO2
prodotta soprattutto dagli scarichi automobilistici, con un ruolo prevalente dei motori diesel che
rappresentano la fonte emissiva primaria in Lombardia.
In
questi giorni le concentrazioni più alte sono state misurate in alta Brianza,
tra Cantù, Erba e Valmadrera, ma l'inquinamento non ha risparmiato neppure la
Valsassina, dove a Moggio le centraline ARPA hanno misurato concentrazioni
medie di 129 microg/mc. E il peggio è previsto per le giornate di oggi e
domani, sabato 26 maggio, dove i superamenti, anche a causa della rotazione dei
venti, dovrebbero essere generalizzati in tutta la Lombardia occidentale,
estendendosi dal varesotto e comasco fino al milanese e al pavese. In queste
zone, oltre che nei bacini dei laghi, non è davvero il caso di aspettare gli
avvisi di allarme degli Enti preposti, occorre essere prudenti e consapevoli
che, nelle ore del pomeriggio e della prima serata, è bene astenersi da
attività fisiche intense e all'aria aperta per limitare il contatto con aria
inquinata.
«Siamo stanchi di leggere i bollettini di
guerra dello smog dai siti della comunicazione istituzionale - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente
Lombardia - Ci aspettiamo azioni più
energiche di quelle indolenti e poco coraggiose assunte fino ad ora dalle
istituzioni, anche perché ormai è chiara la responsabilità enorme dei diesel
come fonte primaria di inquinamento, in estate come in inverno. In attesa che
anche il Governo sia in condizioni di dare segni di vita, cosa aspetta la
Regione Lombardia a imprimere un'accelerazione al percorso necessario di uscita
dall'era del diesel? Non arriviamo impreparati d’estate come d’inverno occorre
tutelare la salute dei lombardi».
A
differenza degli ossidi d'azoto, il cui inquinamento si misura a breve distanza
dai tubi di scarico, nelle città o lungo le autostrade, l'ozono si forma
successivamente, quando le masse d'aria inquinate si spostano, sotto
l'influenza delle correnti, a una certa distanza dal punto in cui è avvenuto
l'inquinamento. Poiché in questi giorni i venti dominanti sono da sud, non
stupisce che le aree in cui si sono misurate concentrazioni più importanti di
smog siano quelle pedemontane a nord della metropoli, dal basso varesotto al
comasco e lecchese, fino alla città di Bergamo.
Da
giugno la rete delle centraline ARPA per la misura dell'ozono verrà affiancata
dai dispositivi che Legambiente attiverà presso scuole e case di diversi comuni
dell'Isola Bergamasca: l'azione fa parte del progetto europeo CAPTOR, che punta
a sviluppare strumenti e modalità di coinvolgimento dei cittadini per conoscere
i livelli di ozono dell'aria e aumentare il livello di consapevolezza circa un
inquinante atmosferico per il quale, purtroppo, negli ultimi decenni non si è
assistito ad alcun segnale di miglioramento.
Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti
Cell. 3498172191
Tel. 02 87386480
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