MILANO, 7 APRILE 2017
COMUNICATO STAMPA
Legambiente: “Poca neve, invasi idroelettrici vuoti e laghi in
sofferenza, a rischio le colture e gli ecosistemi dei bacini dell’Adda e
dell’Oglio"
È ancora una volta un saldo in negativo quello delle riserve
idriche in Lombardia. Una situazione sempre più preoccupante, se si considera
che le condizioni metereologiche non preannunciano piogge significative nel
breve periodo. Lo spettro della siccità,
dunque, mette in allarme ambientalisti e agricoltori.
Secondo il bollettino pubblicato oggi da Arpa Lombardia (vd.
tabella 1), gli invasi idroelettrici del segmento alpino centrale sono quasi a
secco, mentre il livello dei laghi prealpini è mantenuto solo dal disgelo
fortemente anticipato, il che pone serie preoccupazioni per i prossimi mesi,
visto che la quantità di neve rimasta in
montagna è ben poca. Complessivamente la riserva idrica disponibile è ai
minimi degli ultimi 10 anni, al di sotto anche del livello registrato nell'annata
peggiore del decennio, il 2007 (vd. schema 2).
La massima preoccupazione è quella relativa ai bacini di
Adda e Oglio, dove il totale della riserva idrica, che comprende laghi,
innevamento e bacini idroelettrici, è meno di metà di quella disponibile in
media in questo periodo dell'anno. Nel bacino dell'Adda e del Lago di Como sono
disponibili 511 milioni di metri cubi d'acqua, a fronte di una media del
decennio pari a 1009 milioni di metri cubi; mentre in quello dell'Oglio e del
Lago di Iseo le riserve ammontano a 127 milioni di metri cubi, rispetto ad una media
di 300 milioni di metri cubi. Il calo è continuo dall'inizio dell'anno. Se la
situazione metereologica non dovesse cambiare, con precipitazioni consistenti
in grado di portare sollievo ai bacini svuotati, il timore è che nelle prossime settimane si debba tornare a scegliere
tra mantenere l'acqua nei fiumi oppure irrigare i campi.
«La carenza di risorse
idriche, in particolare per gli usi irrigui, si fa sempre più pressante, con il
rischio di un ulteriore aumento dei periodi siccitosi nei prossimi decenni – sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – È sempre più chiaro che occorre una
accelerazione nelle strategie di adattamento al cambiamento climatico, che
richiede prima di tutto una modifica nel modello agricolo, che oggi punta su
colture molto esigenti di risorse idriche e mirando all’impiego di tecniche irrigue
molto più efficienti. È quanto mai urgente un nuovo patto tra agricoltura e
ambiente, per evitare che il soddisfacimento dei fabbisogni irrigui pesi sullo
stato di salute dei corsi d'acqua e delle falde»
Tabella
Fonte: Bollettino Arpa
Lombardia 7/04/2017
Schema 2
Fonte: Bollettino Arpa Lombardia 7/04/2017
Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti
Cell. 3498172191
Tel. 02 87386480
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