Milano,
29 maggio 2014 Comunicato stampa
“Se
vuoi la pace, custodisci la
terra e le sue risorse”
Domenica
nel Parco del Ticino
torna la BICIPACE, migliaia di ciclisti sotto le bandiere
arcobaleno
In un mondo in cui la competizione per l'accesso
alle risorse
naturali, energetiche e alimentari si fa sempre più tesa, fino a
sfociare in
conflitti armati come quello attualmente in corso in Ucraina, ci
sono tanti
modi per placare i venti di guerra, ma il più importante può
essere agito da
chiunque: è quello di diventare custodi della terra,
moderando i consumi,
evitando gli sprechi, utilizzando le forme di energia a
cui ciascuno può
avere accesso senza schiacciare i diritti di popoli che hanno la
sventura di
vivere in paesi petroliferi o di essere attraversati da gasdotti
o oleodotti.
“Crediamo in un mondo senza guerre e senza armi e
vogliamo una
politica che riduca le spese militari in favore di questioni più
urgenti come
appunto l’ambiente e i nostri territori – dichiara Flavio
Castiglioni, del
direttivo regionale di Legambiente Lombardia -. Quello che ci
minaccia oggi in
Italia, infatti, non sono le guerre ma l’inquinamento, il
consumo di suolo, il
rischio idrogeologico, i cambiamenti climatici e i reati
ambientali. Per
difenderci da questi nemici non servono inutili e pericolose
armi ma politiche
che intendano invertire la rotta e decidano di investire
sull’ambiente e sul
nostro futuro”.
L'Italia e gli italiani stanno facendo la loro
parte e, anzi, il
nostro Paese è tra quelli che più stupiscono per il vero e
proprio boom, ad
esempio, nel settore delle energie rinnovabili: in un solo
decennio grazie
soprattutto a vento e sole la produzione di energia da fonti
rinnovabili è più
che raddoppiata, eravamo fermi al 16% nel 2003, mentre
quest'anno, sulla base
delle stime di produzione del primo quadrimestre, potremmo
raggiungere e superare
il 36% del fabbisogno nazionale, grazie alle rinnovabili
domestiche. Un
risultato strepitoso, che ha permesso di fermare l'aumento dei
costi della
bolletta elettrica ma ha anche ridotto enormemente il nostro
fabbisogno di
fonti inquinanti come metano, petrolio e carbone per alimentare
le centrali
termoelettriche del Paese: se nei primi anni 2000 producevamo
energia da fonti
fossili per oltre 260.000 Gwh, l'anno scorso questa produzione
si è fermata
poco sopra i 180.000 Gwh, previsti in ulteriore e forte calo nel
2014, ma
ampiamente compensati dagli oltre 100.000 Gwh di energia da
fonte rinnovabile
interamente made in Italy.
“Il binomio pace-ambiente non è per nulla
retorico – insiste
Barbara Meggetto, direttrice di Legambiente Lombardia - la
sostenibilità
ambientale ed energetica nelle scelte delle famiglie e delle
imprese italiane è
infatti il più straordinario peace keeper di cui disponiamo, con
cui ciascuno
di noi può fare la propria parte nella prevenzione di conflitti
nell'intero
scacchiere globale. A questo duplice impegno, verso le risorse
naturali e i
popoli del pianeta, è dedicata da 32 anni una delle
manifestazioni di maggior
successo dell'associazionismo lombardo, la Bicipace che
annualmente raduna
migliaia di ciclisti nella rigogliosa cornice del Parco del
Ticino”.
I numeri delle rinnovabili sono numeri di pace,
come quelli
delle centinaia di migliaia di famiglie che hanno messo pannelli
fotovoltaici
sui loro tetti, o che hanno isolato le loro case per non
disperdere energia, o
hanno scelto di usare la bici per i loro spostamenti. E come
quelli delle
milgiaia di persone che intraprenderanno la annuale BICIPACE,
la grande
manifestazione a pedali che percorrerà domenica le strade di
oltre 50 comuni
tra Milano, Varese e Novara, per chiedere tutela e
rispetto per l’ambiente,
il territorio e le risorse naturali. Il corteo di biciclette
attraverserà gli
splendidi scenari del Parco del Ticino, patrimonio naturale di
rilevanza
regionale sottoposto a troppe minacce, tra le quali spicca il
progetto della terza
pista di Malpensa.
A
pochi mesi dalla manifestazione “Arena di disarmo” che in
occasione dello
scorso 25 aprile ha portato a Verona migliaia di pacifisti a
unirsi contro
l’assurdità di ogni guerra e a denunciare la produzione e il
commercio delle
armi, Legambiente torna a promuovere la “pace” come impegno
concreto per il
rispetto delle risorse naturali e per l’ambiente. Ancora una
volta
l’associazione ambientalista confermare la propria scelta di non
violenza e in
favore del disarmo. L’evento del 1 giugno riunirà il popolo
della pace, della
solidarietà, del volontariato per ribadire che la nonviolenza
attiva è l’unico
modo per sradicare oppressioni e risolvere conflitti.
All'interno di
BICPACE si potrà
inoltre ribadire il No
agli OGM e
chiedere che il nostro Governo s'impegni durante il semestre
europeo di
presidenza italiana affinchè l'UE adotti una nuova
regolamentazione che
consenta agli stati membri di vietare coltivazioni OGM anche per
ragioni
economiche sociali nonché parlare di solidarietà grazie al
sostegno di due progetti
in Senegal e El Salvador
A organizzare
l’edizione 2014 della
Bicipace sono i circoli di Legambiente di Turbigo,
Busto Arsizio,
Parabiago, Gallarate, Cassano Magnago, Nerviano, Arluno,
Canegrate, Rho,
Saronno, Lainate e Varese – Scuola di Babele, Libreria che non
c’è – I cani
sciolti – Amicinbci – Emergency – CastanoNOF35 – Verdi Ambiente
e Società,
Ecoistituto della valle del Ticino e il coordinamento dei
comitati no
tangenziale.
Tutte le info sul
percorso, i punti
di ritrovo ed il programma della giornata sono disponibili su http://bicipace.org
Oppure chiamando cell. 3334169293, scrivendo a bicipace@yahoo.it,
postando sul gruppo in Facebook: “Bicipace”, o su
twitter
@bicipace La manifestazione non prevede un rientro organizzato,
ma è possibile
un ritorno treno+bici da prenotare allo 3334169293 o scrivendo a
bicipace@yahoo.it.
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