mercoledì 11 marzo 2020

STOP AL CONSUMO DI SUOLO ERBUSCO: SALVIAMO IL BOSCO DI LORENZO!

#salviamoilBoscodiLorenzo

Legambiente Lombardia: “Basta speculare sul territorio. Serve mantenere una buona qualità del nostro ambiente, non continuare a costruire.”

Giù le mani dal Bosco di Lorenzo a Erbusco: Legambiente Lombardia dice no allo sradicamento degli alberi piantati nel paese franciacortino e che l’Amministrazione Comunale di Erbusco vuole spostare per rendere il terreno cedibile a terzi ed edificabile. La vicenda, esplosa circa un anno fa, sembrava essersi fermata in seguito alla contrarietà espressa da molti cittadini del paese e all’attenzione sollevata dal caso non solo in provincia di Brescia, ma anche nel resto d’Italia. Purtroppo, a un anno di distanza, l'amministrazione comunale ha ribadito la propria volontà di sradicare le piante e di volerlo anzi fare rapidamente.
“La difesa del Bosco di Lorenzo vuole far prendere consapevolezza di una risorsa fondamentale come il suolo – dichiara Lucio Lorenzi, della direzione regionale di Legambiente Lombardia –. La Franciacorta è un luogo riconosciuto nel mondo per i suoi prodotti, primo fra tutti il vino. È su questo che si può e deve costruire il futuro del territorio, non sugli oneri di urbanizzazione”.

Il Bosco di Lorenzo è un progetto di bosco diffuso in tutta la Lombardia nato nel 2015 a seguito della scomparsa di Lorenzo Corioni, amico e volontario di Legambiente: grazie a una raccolta fondi e al contributo di molti circoli di Legambiente, dal 2015 a oggi sono stati messi a dimora oltre 7.000 alberi sul territorio regionale. Tra i tanti boschi sparsi sul territorio lombardo, il bosco sorto a Zocco di Erbusco ha un valore simbolico unico, in quanto sorge proprio nel paese dello stesso Lorenzo e rappresenta dunque il cuore dell’intero progetto.

Per di più, la decisione di sradicare il bosco arriva a breve distanza da un altro caso eclatante nella stessa Erbusco, dove si sta valutando l’ipotesi di procedere con la costruzione di una nuova “Concert Hall” da oltre 6.000 posti. Un progetto faraonico di “sala da concerto” (con annessi servizi come albergo e ristoranti) che se approvato avrà gravi ricadute sia in termini di impatto sul territorio sia in termini di traffico generato, in un comune in cui, secondo dati Ispra, già oltre il 25% della superficie territoriale è stata cementificata. Con in più il paradosso che la Concert Hall sorgerebbe nello stesso luogo in cui pochi anni fa gli stessi cittadini avevano bocciato con un referendum la proposta di costruire il nuovo centro commerciale “Porte Franche 2”.
“Di fronte a questo ennesimo esempio di mancata tutela di una risorsa non rinnovabile come il suolo, ribadiamo la nostra contrarietà al progetto e rilanciamo il nostro appello. Se davvero si ha a cuore il bene del territorio, la scelta possibile è una sola: il bosco di Lorenzo non si toglie, si fa crescere” – conclude Lorenzi.

Contatti per i giornalisti: Lucio Lorenzi, legambientebrescia@gmail.com
Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Chiara Frangi - 3476592784

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