MILANO, 17 FEBBRAIO 2020 COMUNICATO STAMPA
SMOG: 2020 GIA’ SUL PODIO DELLE ANNATE
PEGGIORI PER GIORNI DI SMOG. NEL WEEK END I LIVELLI DI POLVERI SOTTILI
HANNO DOPPIATO LE SOGLIE DI INQUINAMENTO
MILANO HA VARCATO I LIMITI DI LEGGE CON 36 GIORNATE DI SUPERAMENTO DALL'INIZIO DELL'ANNO. A SEGUIRE PAVIA E CREMONA
Il 2020 per Milano comincia con un podio
molto poco onorevole: quello degli anni più inquinati del decennio. Con
36 giornate di PM10 oltre la soglia, ieri le centraline hanno
registrato il secondo anno peggiore del decennio in quanto a rapidità
con cui Milano si è qualificata fuori legge per smog.
Solo nel 2011 fu più veloce: le cronache ricordano che in quell'anno la
data di superamento arrivò già l'8 febbraio. I dati dimostrano che da
inizio anno, 3 giorni su 4 sono trascorsi con livelli di polveri sottili
oltre ogni limite concesso.
Tab. 1 Data del raggiungimento della soglia dei 35 giorni di
superamento dei limiti di legge per la concentrazione di polveri sottili
consentita dalla normativa europea
Anno
|
Data raggiungimento 35 giorni oltre i limiti di legge
|
2011
|
08/feb
|
2012
|
17/feb
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2013
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28/feb
|
2014
|
26/set
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2015
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04/mar
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2016
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28/set
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2017
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20/feb
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2018
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06/mar
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2019
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22/feb
|
2020
|
16/feb
|
Il significato di questa data non è solo
simbolico: la direttiva europea in materia di inquinamento atmosferico
(2008/50) stabilisce un limite di concentrazione tossica delle polveri
sottili (50 microgrammi di PM10 per metro cubo), consentendone il superamento fino a un massimo di 35 giorni all'anno.
«L'Italia si trova già
sottoposta a procedura di infrazione, proprio per lo sforamento
sistematico della tolleranza dei 35 giorni di superamento dei limiti – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. A
quanto pare, non sembra volersi smentire nemmeno nell'anno in corso,
cominciato sotto migliori auspici dopo un 2019 in cui un generale
miglioramento dei dati sullo smog aveva fatto ben sperare. Senza tavoli
di coordinamento sovra-regionali, le azioni spot messe in campo dalle
singole amministrazioni comunali possono contenere temporaneamente
l’emergenza, ma non riescono da sole a contrastare una situazione
cronica che caratterizza tutto il bacino padano e che necessita di
interventi strutturali su più livelli: mobilità, edilizia, agricoltura».
Se i superamenti a Milano non stupiscono, considerato il milione di veicoli che quotidianamente invade la città, per Cremona, Pavia e Mantova il divario da Milano è solo questione di pochi giorni e la causa è da ricercarsi nelle emissioni di ammoniaca da parte degli allevamenti intensivi:
un gas che, reagendo con i NOx prodotti dai motori diesel, forma
particelle sospese costituite da cristalli di nitrato d'ammonio. La
situazione degli altri capoluoghi di provincia, infatti, è
differenziata: se le province montane e pedemontane se la passano
relativamente bene, e l'uso di caminetti e stufe a legna (molto diffuse
nei territori di Lecco, Sondrio e Varese) non riesce a scalfire la
predominanza di giornate di aria pulita, molto peggio vanno le cose per
il drappello delle città capoluogo della zootecnia.
«La metà del PM10 ha origine
zootecnica, una fonte ancora eccessivamente sottovalutata, considerato
che la Lombardia è la regione con la maggior densità di capi allevati in
Italia, e su cui sarebbe il caso di cominciare a ragionare – spiega Barbara Meggetto – perché
è ormai evidente che il carico zootecnico della regione ha raggiunto
livelli insostenibili. Con 1,4 milioni di bovini e 4,5 milioni di suini
stipati negli enormi allevamenti, in termini di massa corporea è come se
in Lombardia vivessero 25 milioni di abitanti in più rispetto agli
oltre 10 milioni registrati all'anagrafe».
Tab. 2 Giorni di superamento nelle città capoluogo di provincia dei limiti di legge fissati dalla normativa europea a 50 microgrammi per metrocubo
Capoluogo
Provincia |
Giorni di superamento
(PM10 > 50 ppm) |
|
MILANO |
36
|
|
PAVIA |
34
|
|
CREMONA |
32
|
|
MANTOVA |
29
|
|
MONZA |
29
|
|
BRESCIA |
28
|
|
LODI |
25
|
|
COMO |
22
|
|
BERGAMO |
17
|
|
VARESE |
9
|
|
SONDRIO |
6
|
|
LECCO |
6
|
Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti
Tel. 02 87386480
Mob. 3498172191
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