MILANO, 17 GENNAIO 2018 COMUNICATO STAMPA
Rapporto Pendolaria 2018:
analisi del trasporto pubblico in Lombardia
Legambiente: “Ripensare il trasporto regionale in termini di
intermodalità significa uscire dal pensiero unico Trenord per accorgersi che ci
sono oltre 4 milioni di lombardi che usano mezzi di trasporto del TPL su gomma.
Solo tenendo insieme la Lombardia si può sperare di incidere su inquinamento
dell’aria e congestione da traffico”
Da 10 anni il rapporto Pendolaria di Legambiente presenta una fotografia
della situazione del trasporto pubblico in Italia che, anno dopo anno, racconta
attraverso numeri e storie, come sta cambiando la mobilità nelle città e nelle
regioni. Quest’anno, oltre al consueto focus sulla rete ferroviaria, lo sguardo
si allarga al servizio locale di autobus e metropolitane e diventa uno
strumento importante di analisi e proposta alla luce delle imminenti elezioni
regionali, dove tra i candidati alla Presidenza si gioca il futuro della
mobilità lombarda, soprattutto nella gestione dei processi di apertura al
mercato dei servizi ad alta velocità e di trasferimento alle Regioni delle
competenze per il trasporto ferroviario locale.
Secondo il dossier in 10 anni i passeggeri che utilizzano la rete
ferroviaria in regione sono passati da 559.000 a 735.000 (vd. Tab. 1 Rete
ferroviaria regionale) e sono ben 15 le linee lombarde tra le 30 più
frequentate in Italia per numero di passeggeri giornalieri (vd. Tab. 2 Linee
più frequentate).
A fronte di un numero di
pendolari in crescita su tutto il territorio, resta però ancora alta la preoccupazione per quanto riguarda l’età dei treni, in quanto i convogli in
circolazione contano mediamente 17 anni di servizio, con il 41,3% di treni
che hanno oltre 15 anni: un dato tra i peggiori d’Italia. In totale Regione e
Trenord tra il 2001 e il 2018 hanno acquisito 196 treni, di cui 189 sono già in
servizio, 2 arriveranno entro gennaio 2018 e 5 nel 2020. Il valore totale della
flotta nuova supera i 1,65 miliardi di euro. Eppure, con l’entrata in vigore
dell’orario ferroviario invernale, ancora una volta è aumentata l’offerta di treni ad alta velocità, come per esempio le
50 corse al giorno di Frecciarossa e le 25 di Italo da Milano a Roma, per un
aumento dell’offerta del 78,5% dei treni
veloci in circolazione in 7 anni, con un treno ogni 10 minuti negli orari di
punta; niente a che vedere con la modestia degli investimenti e dei
miglioramenti sul resto delle sulle linee regionali e interregionali più
utilizzate dai pendolari.
Altrettanto importanti sono i numeri relativi ai
passeggeri annui che si registrano nelle città, sia per le linee di
metropolitana sia per tram ed autobus. Milano
si posiziona in vetta rispetto al numero di utenti della metropolitana e con un
ampio margine (grazie alla maggiore offerta di linee presenti), sfiorando i 482
milioni di passeggeri annui, più che in tutte le altre linee metro nelle altre
città italiane con quasi 1,4 milioni di
passeggeri al giorno, in continua
crescita. Nella classifica delle città a maggior utilizzo di trasporto
pubblico figurano anche altre due città lombarde: Brescia e Bergamo (vd. Tab. 5
Passeggeri annui per metropolitane ed autobus/tram nelle principali aree urbane
italiane).
«Il Rapporto descrive una
Lombardia a due velocità, in cui crescono le differenze tra chi ha accesso a
servizi sempre più efficienti e competitivi che collegano Milano con le altre
metropoli, e al contempo storie di persone nel resto della regione, costrette
ad aspettare treni sempre più vecchi, lenti e soggetti a guasti, in stazioni
che sono un monumento al degrado in un dedalo di barriere architettoniche per i
disabili. Per non parlare poi di autolinee, dove siamo davvero all’anno zero –
commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Ai candidati
alle prossime elezioni regionali rivolgiamo un appello a fare della mobilità un
punto centrale della propria proposta politica, considerando che i numeri
parlano di un aumento costante degli utenti del servizio pubblico, e che
ripensare il trasporto regionale in termini di intermodalità significa incidere
anche sulla piaga dell’inquinamento dell’aria».
La mancanza di
risorse pesa anche sull’aumento delle tariffe, che vede la Lombardia
a metà classifica per incremento tariffario, pari al 30,3%, e ciò indica
che, ancora una volta, sono i pendolari a pagare il conto senza, in molti casi,
che ciò corrisponda anche ad una elevata qualità del servizio (vd. Tab. 3 Tagli
e aumenti tariffari dal 2010 al 2017). Infatti, rispetto al 2009 i
passeggeri sono aumentati a livello nazionale dell’8,5% le risorse statali per
il trasporto regionale si sono ridotte del 22,7%. Dal 2002 ad oggi i finanziamenti statali hanno premiato per il
60% gli investimenti in strade e autostrade. Il che significa che le
Regioni hanno a disposizione meno fondi per investire sul miglioramento dei
servizi. Sebbene la Lombardia si ritagli una posizione di riguardo nel
panorama italiano, per stanziamenti rivolti al trasporto pubblico, il
divario con gli investimenti per la costruzione di strade e autostrade resta
incolmabile (vd. Tab. 4 Spesa
regionale per il servizio ferroviario pendolare nel 2016). L’offerta di
autostrade, inclusi i numerosi nuovi tratti in fase di realizzazione o in
progetto, rimane preponderante, come in parallelo il tasso di motorizzazione
che nella Provincia di Milano è oltre le 582 automobili per 1.000 abitanti,
mentre per fare un paragone, a Londra è di 328 ed in Catalogna è di circa 480.
Per non parlare del TPL su gomma, che ha
visto un taglio di risorse tra il 2008 e il 2012 di circa il 20% con il
risultato di aver ridotto anche l’offerta di servizi: difficoltà di viaggiare
la sera e nel fine settimana con grave disagio per tutti coloro che non si possono
permettere altro mezzo di trasporto.
Nei prossimi 3
anni sono attese 8 gare pubbliche in Lombardia per il trasporto
pubblico: è a questo appuntamento che si deve guardare per pensare ad un
miglioramento nel modo di spendere le risorse, aumentando l’offerta e
l’innovazione tecnologica.
Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti
Cell. 3498172191
Tel. 02 87386480
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