lunedì 6 luglio 2009

Italia nel mirino dell'UE per rifiuti e acque reflue



La Commissione Europea precisa che, nel caso del trattamento dei rifiuti, “ha deciso di inviare all'Italia l'ultimo avvertimento scritto sulle penalità che potrebbero colpirla se non intraprenderà azioni tempestive per chiudere e bonificare migliaia di siti illegali e incontrollati di smaltimento dei rifiuti nell'intero paese". L’Italia era già stata condannata nel 2007 dalla Corte di giustizia delle Comunità europee, ma nonostante l’invito del commissario per l'ambiente, Stavros Dimas, ad attuare rapidamente le iniziative occorrenti per ovviare alla situazione e dare piena attuazione alla normativa comunitaria in materia di ambiente, le autorità italiane non hanno ancora adottato le misure occorrenti per conformarsi alla sentenza. La seconda procedura messa in atto fa riferimento al mancato rispetto degli obblighi in materia di trattamento delle acque reflue. "Sono circa 325 i centri urbani – si legge nel testo della Commissione europea - che non possiedono un impianto di trattamento delle acque reflue conforme alle norme comunitarie".


Ecosportello News - Anno 8 Nr. 171 - 02 07 2009

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